Oggi più che mai l’Unione europea deve crescere e puntare a quell’unione politica che ancora le manca, perché solo così potrà essere un soggetto forte e in grado di rispondere ad ogni sfida. Enzo Moavero Milanesi, ministro per gli Affari europei, è uno che conosce bene la materia. Dal 1995 al 2000 è stato prima capo di gabinetto alla direzione generale Concorrenza della Commissione Ue e poi capo di gabinetto alla direzione generale per il Mercato interno dello stesso organismo comunitario, quindi dal 2002 al 2005 è stato vice segretario generale della Commissione europea. È stato anche giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo. Moavero sa dunque molto bene dove si trova l’Europa nel suo percorso di integrazione, e sa perfettamente quello che manca. “Oggi l’Europa ancora non si trova in un contesto federale”. Manca, dunque, quel punto d’arrivo chiamato ‘Stati Uniti d’Europa’. “Con un’Europa federale non avremmo tutta questa discontinuità” dei processi decisionali e operativi. Di più: “Quando l’Europa deciderà di procedere verso un’unione politica più profonda molti degli attuali nodi potrebbero essere sciolti più facilmente”.
Adesso, però, è il momento di agire. Di questa unione politica “se ne parla”, sottolinea Moavero. “Anche la Germania parla di unione politica rafforzata, e noi come Italia siamo molto interessati”. Talmente interessati che il nostro paese potrebbe e dovrebbe guidare il processo di unione. “La nostra Costituzione – ricorda Moavero – prevede, grazie alla saggezza dei nostri padri costituenti, la possibilità di cedere volontariamente parte della sovranità nazionale”. E noi, sottolinea ancora Moavero, “in questi sessant’anni di storia repubblicana abbiamo percorso la strada dell’integrazione europea”. E’ dunque “importante che il nostro paese continui così”. Molti altri paesi, ricorda il ministro, hanno costituzioni più ingessate, che non permettono trasferimenti o cessioni di sovranità come invece prevede la nostra Carta. Ecco perché l’Italia dovrebbe “cogliere quest’opportunità”. Per essere protagonista e leader di quell’Europa politica ancora da fare.
E.B.©Eunews.it