Bruxelles – Se il Regno Unito vuole avere accesso al mercato unico dell’Unione europea deve accettare la libera circolazione dei lavoratori. A chiederlo è la Confederazione europea dei sindacati Etuc/Ces. Ieri il segretario generali, Luca Visentini, ha incontrato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e gli ha detto “che la Commissione deve prendere l’iniziativa nei negoziati sulla Brexit”, ha spiegato Visentini, “in particolare ho insistito che l’accesso del Regno Unito nel mercato unico deve includere la libera circolazione dei lavoratori”. Per il segretario generale su questo punto “non ci deve essere nessuna deroga e non si devono fare eccezioni”, e la Confederazione “e le altre parti sociali devono essere coinvolte in questi negoziati”.
La Ces “contribuirà al dibattito in corso sul futuro dell’Europa” e ha invitato Juncker “a partecipare alla nostra riunione straordinaria del comitato esecutivo nel mese di novembre per discutere la questione”, ha continuato Visentini secondo cui “l’Ue ha bisogno di un forte pilastro sociale che comprenda un aumento degli investimenti pubblici, un aumento degli stipendio per i lavoratori europei, una convergenza salariale al rialzo Europa orientale e occidentale, misure concrete per combattere il dumping e la precarietà”.
Nel loro colloquio il segretario generale e il presidente hanno anche parlato della situazione in Turchia dove “la democrazia è a rischio” e “il tentativo di colpo non può essere usato come scusa per eliminare l’opposizione democratica attraverso uno ‘stato di emergenza’ che dà un enorme potere nelle mani del presidente Erdogan, senza alcun controllo democratico”, ha dichiarato Visentini che ha chiesto all’Ue di “applicare la massima pressione sulle autorità turche affinché rispettino i diritti fondamentali nel diritto internazionale ed europeo”.