Bruxelles – Una casetta su un albero. Ma non costruita per gli uccelli, bensì per misurare l’inquinamento dell’aria e dare wifi gratuito a chi è nelle vicinanze. L’idea è di un ragazzo olandese, Joris Lam, appassionato di tecnologia e preoccupato per gli alti livelli d’inquinamento registrati in Olanda nell’ultimo periodo. All’interno del “nido”, un dispositivo misura la qualità dell’aria delle strade nei dintorni e diffonde un segnale wifi gratuito, ma a una condizione: i livelli di inquinamento atmosferico devono essere più bassi di quelli della rilevazione precedente.
Il valore dell’idea, che non ha caso ha preso il nome di TreeWifi, è doppio: da un parte il governo può misurare con più precisione la qualità dell’aria di Amsterdam, dall’altro si possono informare in maniera più completa i cittadini che fino a questo momento non sapevano quasi nulla di inquinamento e livelli massimi. Era nata proprio da questa disinformazione l’idea dell’inventore, quando lui stesso si era interrogato sulla qualità dell’aria e aveva scoperto che questa era raramente pulita in città.
Con un design che non disturba l’ambiente e, anzi, si integra alla perfezione con foglie e rami, Lam ha avvicinato molti cittadini. Il grande merito va al sistema di illuminazione pensato per i nidi: luci di colori diversi si accendono a seconda che l’aria misurata sia “buona” o “cattiva”. “Grazie a questo sistema le persone sapranno e ne parleranno fra di loro”, spiega l’inventore.
Ma c’è di più: per incitare gli abitanti di Amsterdam a essere più responsabili nei confronti dell’ambiente, i nidi danno un wifi gratuito quando il loro sistema rileva un miglioramento nella qualità dell’aria rispetto alla misurazione precedente. “Stiamo anche lavorando a un sistema che consentirà di far pagare il wifi 1 euro se la qualità dell’aria sarà peggiore rispetto a quella vecchia”, assicura l’inventore, e utilizzare poi il ricavato per piantare nuovi alberi.
Il progetto, per ora, è un prototipo anche se ha già “suscitato delle reazioni molto positive” dal Brasile fino agli Stati Uniti. Lam quindi, cerca nuovi fondi per perfezionarlo e arrivare a produrlo su larga scala. L’inventore si è iscritto alla piattaforma di crowdfunding Heroes and Friends e spera di ottenere 7mila euro per una prima fase di sviluppo e ricerca.