Bruxelles – La Gran Bretagna insieme all’Unione europea potrebbe dover dire addio anche al suo programma più amato, l’Erasmus. Il direttore del programma nel Regno Unito, Ruth Sinclair-Jones, ha spiegato al Guardian che per il prossimo anno non dovrebbero esserci problemi, “ma sul lungo temine la situazione è incerta”, e i britannici continueranno a pianificare gli scambi culturali “fino al 2017, ma per il futuro dobbiamo aspettare”. Nel Regno Unito “l’interesse per l’Erasmus è aumentato”, ha raccontato il responsabile e “se nel 2007 avevamo 7.500 domande, queste nel 2013 sono salite a 15mila”.
Il programma non è legato all’appartenenza all’Unione europea, e infatti anche la Norvegia ne fa parte, ma come fa notare un responsabile della Universities UK group al Guardian “loro hanno accettato la libera circolazione come parte delle loro relazioni con l’Ue, e non sappiamo se il Regno Unito farà lo stesso”. Come per l’accesso al Mercato Unico quindi potrebbe essere proprio la libera circolazione il punto dirimente della questione. “Con un referendum gli svizzeri hanno deciso di limitare la libertà di movimento e gli è stato detto che sono quindi fuori Erasmus”, ha affermato il responsabile aggiungendo che “la Svizzera ha ormai avviato un suo proprio schema, ma costa un sacco di soldi con la conseguenza che solo le famiglie benestanti possono prendervi parte”.