Bruxelles – Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea ha approvato oggi un nuovo pacchetto di azioni per i settori in crisi presentato dalla Commissione europea, così come fortemente richiesto dall’Italia insieme a Francia, Spagna e Germania.
Per il comparto lattiero caseario si è stabilito un nuovo intervento da 500 milioni di euro complessivi. 150 milioni di euro serviranno a finanziare a livello europeo la programmazione produttiva volontaria, con l’intento di contenere la produzione e arrestare il calo dei prezzi alla stalla. La misura sarà attiva da metà settembre.
La Commissione ha inoltre stanziato 350 milioni su azioni più flessibili a livello nazionale. All’Italia vengono destinati 21 milioni di euro che potranno essere utilizzati per sostenere regimi di qualità, incentivare gli allevamenti al pascolo, introdurre misure di supporto al credito o favorire aggregazione e cooperazione tra allevatori.
Per il comparto ortofrutticolo è stato stabilito un aumento dei prezzi di ritiro di mercato, decisione più volte sollecitata dall’Italia e che sarà definita nel dettaglio con atti delegati.
Per venire incontro alle esigenze degli agricoltori gli anticipi dei premi Pac vengono aumentati dal 50 al 70%.
“Le proposte del Commissario Hogan – ha dichiarato a margine il Ministro Maurizio Martina – vanno nella direzione da noi indicata per dare risposte concrete agli allevatori e agli agricoltori. Finalmente non solo misure spot, ma anche potenzialmente interventi strutturali per affrontare la crisi del settore lattiero. C’è il sostegno alla programmazione produttiva del latte che varrà per tutta Europa con tempi e risorse certe, sul quale avremmo voluto ancora più coraggio da parte della Commissione”.
“Da parte nostra – ha proseguito Martina – abbiamo chiesto che vengano inseriti tra le azioni ammesse anche la distribuzione gratuita di alimenti agli indigenti e la possibilità di sperimentare nuovi strumenti di gestione del rischio più vicini alle esigenze delle imprese”.
“La conferma dell’aumento al 70% degli anticipi Pac è un’ulteriore boccata d’ossigeno per le aziende. Siamo soddisfatti – conclude Martina – ma ora dobbiamo concretizzare al meglio queste novità per consolidare davvero un’inversione di tendenza sulla quale lavoriamo da tempo”.