Bruxelles – Italia e Germania sono i due paesi dell’Unione europea contro il quali la Commissione Ue ha avviato il maggior numero di procedure di infrazione nel recepimento delle direttive comunitarie.
Nonostante questo dato negativo Roma ha praticamente dimezzato le sue infrazioni negli ultimi anni.
“Il numero totale di procedure di infrazione è a un livello costantemente inferiore rispetto a cinque anni fa – nota la Commissione nel suo rapporto -. Ciò dimostra che in molti casi il dialogo strutturato con gli Stati membri prima dell’avvio di una procedura d’infrazione può essere uno strumento efficace. Evidenzia inoltre la determinazione della Commissione a cooperare con gli Stati membri per migliorare la conformità in una fase precoce, risolvendo rapidamente infrazioni potenziali, a vantaggio dei cittadini e delle imprese”.
Nella tabella che segue l’andamento delle procedure nei confronti dell’Italia, in netto calo negli ultimi anni:
Per quanto riguarda l’Italia “ha dimezzato il punteggio precedente ed è di nuovo sulla strada giusta, attualmente molto vicina alla media Ue, è lo Stato membro che ha dato le migliori prestazioni”, afferma la Commissione. Roma ha anche “dimezzato il numero delle direttive recepite erroneamente”, facendo registrare “il miglior risultato in assoluto”.
Questa tabella dimostra però quanto lavoro ci sia ancora da fare. Anche perché in due settori, appalti pubblici e riconoscimento delle qualifiche professionali, l’Italia ha ricevuto ben due cartellini rossi, che indicano un risultato inferiore alla media dei Ventotto. Superiore alla media Roma è invece nella normativa che aiuta a trovare lavoro in Europa, negli investimenti esteri diretti e nell’aiuto e consiglio sui diritti dei cittadini.