Bruxelles – Un accordo che va dall’Italia all’Olanda. E che unisce la Regione Lombardia con la provincia della Zuid-Holland nella sfida sull’energia di recupero. Martedì, a Bruxelles, le due parti hanno firmato un memorandum of understanding con Bic, il Consorzio delle industrie Bio-based, in rappresentanza dell’iniziativa Vanguard Bioeconomy Pilot Project.
“È la fine di un percorso che arriva con tempi più lunghi rispetto ad altri”, ha detto a Eunews Giovanni Fava, assessore all’agricoltura di regione Lombardia. “Il tema è stato oggetto di un dibattito vivace in Italia, dove c’è stato uno sviluppo poco omogeneo del settore con una scarsa comunicazione tra i privati e la pubblica amministrazione”, ha commentato l’assessore subito dopo la firma dell’accordo. “Ma ora si apre un nuovo dialogo tra il settore pubblico e gli stakeholder per avere nuovi piani di investimenti anche grazie all’aiuto parziale al settore agricolo da parte dell’Ue”. La Lombardia, in questo ambito, rappresenta un’eccellenza europea: nella regione si contano circa 400 impianti di digestione anaerobica attivi nel settore agricolo. Il modello è simile a quello olandese che si basa molto anche sulla zootecnica puntando su bovini e suini.
“Abbiamo fatto un passo più significativo adesso, perché si va nella direzione corretta per consentire di avere un reddito che tenga in piedi le imprese agricole”, ha sottolineato Fava che ha anche ricordato come sia sempre più necessario “evitare le speculazioni e gli squilibri che fino ad ora hanno danneggiato il settore”.