Bruxelles – Brexit? No. Situazione dei conti pubblici portoghesi? Neppure. Migranti? Macchè! Non si è neppure accennato alla violazione dello stato di diritto della “sua” Polonia con rischio procedure. Se c’è una cosa di cui Donald Tusk non si capacita è aver perso la scommessa con gli amici sul risultato finale di Austria-Portogallo, la partita di Francia 2016 giocata la settimana scorsa.
Il presidente del Consiglio europeo aveva tante cose da discutere con il primo ministro portoghese Antonio Costa, ma per sua stessa ammissione nell’incontro di oggi si è parlato (anche) di calcio e della nazionale portoghese. E’ questo il punto comune nell’agenda dei lavori. “Come potete immaginare, abbiamo iniziato il nostro incontro parlando di Euro2016”, il campionato europeo di calcio. No, francamente non potevamo immaginarlo, vista l’agenda europea irta di ostacoli e nodi tutti da sciogliere: il referendum britannico sulla permanenza nell’Ue, la crisi dei migranti, o ancora lo stato dei conti pubblici di Lisbona, al centro delle polemiche sollevate dai falchi rigoristi che contestano la decisione della Commissione, ritenuta troppo “soft”, di concedere più tempo all’esecutivo lusitano per prendere le misure correttive del caso. Ma tant’è, si parla di calcio. Il perché è chiaro: il Portogallo di Antonio Costa, e più ancora quello di Cristiano Ronaldo, ha fatto perdere una scommessa a Tusk, che ha pure fatto una brutta figura con gli amici. “Con loro avevo scommesso che il Portogallo avrebbe vinto 1-0” contro l’Austria, ma a dieci minuti dalla fine Ronaldo ha sbagliato il rigore che avrebbe permesso di azzeccare il pronostico e vincere la scommessa. Tutto questo Tusk l’ha detto ufficialmente davanti alla stampa e, successivamente, ribadito nella trascrizione del suo intervento diffuso sempre ai media. Viva la sincerità, per carità. Però forse le priorità di un presidente del Consiglio europeo dovrebbero essere altre. O forse voleva solo fare il simpatico.