Bruxelles – Promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore agricolo, forestale e nell’agroindustria, ottimizzando i consumi e migliorando i risparmi, in particolare delle attività a più alta intensità energetica. È questo uno dei principali obiettivi del Protocollo di intesa firmato dal sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giuseppe Castiglione, e il presidente dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (Enea), Federico Testa. Il Protocollo prevede una rafforzata collaborazione per migliorare l’efficienza energetica nel sistema agricolo-alimentare, diminuirne gli impatti ambientali e rafforzare il trasferimento di know-how e metodologie innovative, anche attraverso attività di informazione e comunicazione sui consumi di energia, in ambito nazionale e regionale, così come stabilito dalla direttiva Europea 27/EU/2014.
“In questa fase di riduzione degli incentivi alle fonti rinnovabili l’apporto delle attività di ricerca allo sviluppo del settore è ancora più fondamentale al fine di aumentare la competitività delle nostre aziende garantendo al tempo stesso la sostenibilità ambientale degli interventi”, ha dichiarato il sottosegretario Costiglione.
“Questo protocollo pone la giusta attenzione alla riduzione dei costi energetici, dell’impatto ambientale e all’orientamento in chiave più efficiente e sostenibile delle attività nel settore agricolo, alimentare e forestale”, ha sottolineato dal canto suo il presidente Enea Testa.
L’Enea collaborerà con il Ministero per sostenere l’introduzione di processi e tecnologie innovative per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, l’efficientamento di quelli esistenti e di progetti pilota; verrà inoltre promosso l’utilizzo efficiente di prodotti agricoli e agroindustriali a fini energetici e per la produzione di biometano e di biocarburanti da filiere nazionali. Enea e Ministero supporteranno anche imprese ed enti di ricerca nazionali nella partecipazione a progetti europei e internazionali anche attraverso la costituzione di partenariati e l’elaborazione delle proposte.
Secondo l’ultimo rapporto Enea sull’efficienza energetica, a livello Ue il settore agricolo-alimentare assorbe il 26% dei consumi finali di energia, mentre in Italia circa il 13%. Con opportuni interventi di efficientamento tecnologico, a livello nazionale si potrebbero ridurre del 25% i consumi di energia nell’irrigazione e fino al 70% nei sistemi di ventilazione e raffreddamento, con un ritorno degli investimenti compreso tra 5 e 7 anni.