Bruxelles – Nella partita contro il fondamentalismo e il terrorismo l’antidoto sarà il calcio, o meglio i valori dello sport. Su questi ha deciso di puntare la Ong londinese “Unity of Faiths Foundation”, che ha organizzato un torneo calcistico in cui i ragazzi della periferia londinese di Southall hanno giocato con i coetanei del Comune belga di Molenbeek.
Proprio Bruxelles, “brutalmente colpita dal terrorismo islamico”, è stata scelta come luogo dove far trionfare la fratellanza sull’odio. L’idea della giornata è nata in seguito agli attacchi terroristici in Francia e Belgio, che hanno portato ad identificare Molenbeek come terreno fertile per il terrorismo islamico. Il vicepresidente del Parlamento europeo, con delega al dialogo interreligioso e interculturale, Antonio Tajani, ha lodato l’iniziativa: “Il calcio e in generale lo sport, con i loro forti valori di sacrificio, gioco di squadra e leale competizione sul campo, costruiscono ponti là dove odio ed estremismi innalzano barriere”. All’organizzazione della giornata ha partecipato anche l’europarlamentare Syed Kamall, capogruppo dei conservatori britannici, che come musulmano ha deciso di stimolare e prendere parte ad una serie di iniziative per contrastare l’estremismo religioso e la radicalizzazione. Il deputato ha definito l’incontro di oggi “una celebrazione del potere dello sport nel cambiare le vite dei giovani e nel frustrare gli estremisti”.
Il progetto della Ong si è guadagnato una reputazione internazionale grazie al successo raggiunto nel tenere ragazze e ragazzi lontani da forme di radicalizzazione e nell’insegnare loro valori come la disciplina personale, la responsabilità e l’equità. Tanto che tra i loro fan figurano anche Obama e il Papa. Kamall ha sottolineato che iniziative di questo genere “sono brillanti esempi di come lo sport possa abbattere le barriere, creare legami e mettere l’umanità al di sopra della diffidenza”. In particolare, il torneo di oggi ha l’obiettivo di promuovere la solidarietà e la coesistenza pacifica tra culture diverse, perché, come ha dichiarato Tajani, “è con il dialogo che si combattono gli estremismi. E i piccoli calciatori di Southall e Molenbeek ci dimostrano oggi che con la condivisione e la lealtà, la partita contro l’odio e la paura si può vincere insieme”. Il parlamentare ha anche aggiunto: “Di questo coraggio l’Europa e il mondo hanno un drammatico bisogno, per scongiurare la deriva della violenza e dello scontro”
Dopo la partita, i giovani giocatori di entrambe le squadre hanno visitato il Parlamento europeo, dove hanno discusso sul tema della radicalizzazione e del terrorismo insieme ai politici europei e al presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz.