Bruxelles – La politica non deve mettere piede nei campi da calcio: il messaggio è arrivato forte e chiaro ad Alexander Gauland, vice-presidente del partito tedesco di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd). Gauland ha scatenato una bufera di commenti a causa di una dichiarazione rilasciata al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung contro un calciatore della nazionale tedesca di radici africane. Nell’intervista il politico di destra ha affermato che Jérôme Boateng, di padre ghanese ma nato e cresciuto a Berlino, è ritenuto dai tedeschi “un buon calciatore, ma nessuno lo vorrebbe come vicino di casa”. Poche parole che hanno però generato molteplici e taglienti critiche.
Il membro di Afd ha cercato di seppellire la questione, negando di aver insultato il calciatore: “Non lo conosco ne’ pertanto mi sarebbe mai potuto venire in mente di criticare la sua persona”, ha specificato al tabloid Bild. Ma i cronisti del giornale di Francoforte che hanno intervistato il politico sostengono di avere delle registrazioni delle sue parole. La leader del partito Afd, Frauke Petry, si è dissociata dalla dichiarazione ed ha precisato al Bild che “Alexander mi ha assicurato di non ricordare di aver mai detto una cosa del genere. Comunque chiedo scusa a Jerome per l’impressione che queste parole hanno dato”. Petry ha fatto anche ricorso a twitter, dove infuriava la polemica, per informare il popolo dei social sul suo punto di vista: “Jerome Boateng e’ un grandissimo campione che giustamente fa parte della nazionale tedesca e non vedo l’ora di (vederlo) agli europei”.
Jêrome Boateng ist ein Klasse-Fußballer und zu Recht Teil der deutschen Nationalmannschaft. Ich freue mich auf die EM. #Nachbarn
— Frauke Petry (@FraukePetry) May 29, 2016
La risposta del calciatore non si è fatta attendere: “Posso solo ridere di lui (Gauland). È triste che una cosa del genere possa ancora accadere oggi. Credo che allo stadio vi siano state risposte abbastanza positive. Ho visto alcuni striscioni in mia difesa”. Le parole di solidarietà non sono comparse solo allo stadio e sui social networks, ma da più parti si sono fatti sentire colleghi, conoscenti e amici di Boateng. Reinhard Grindel, presidente della Lega calcio tedesca, Dfb, ha dichiarato: “Boateng è un ottimo calciatore e una persona meravigliosa, che, fra le altre cose si dà anche molto da fare a livello sociale al punto che è un esempio per molti adolescenti”. Oliver Bierhoff, team manager della nazionale tedesca, ha riferito che “non e’ la prima volta che abbiamo dovuto fare fronte a questo tipo di dichiarazioni. Ma non credo si debbano commentare. Le persone che le fanno si discreditano da sole”. Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayer di Monaco, ha diffuso la sua indignazione sulla pagina ufficiale del Bayer: “Discriminazioni di qualsiasi tipo meritano il cartellino rosso”. Anche il difensore dello Schalke, Benedikt Hoewedes, che insieme a Boateng ha vinto il mondiale, si espresso sui social media, twittando delle foto dei due calciatori accompagnate dalle parole: “Se vuoi vincere titoli devi avere vicini come Jerome”.