Bruxelles – La rivoluzione digitale, una realtà tangibile negli ultimi anni, ha permesso l’eliminazione delle barriere geografiche e un mutamento negli schemi dei flussi commerciali. E in questo settore in continua ascesa l’Unione europea spicca come leader a livello mondiale, esportando servizi più degli Stati Uniti. Ma se l’eliminazione dei vincoli di spazio ha generato enormi opportunità per le piccole imprese, rimangono ancora molti aspetti su cui lavorare. Di questo parere è Rupert Schlegelmilch, direttore dei servizi, investimenti, proprietà intellettuale e appalti pubblici nella Direzione generale del commercio della Commissione Ue.
Schlegelmilch è stato ascoltato martedì in commissione commercio internazionale al Parlamento europeo, dove ha sottolineato luci e ombre del commercio digitale: “Venticinque anni fa quasi non esisteva, mentre ora il mercato mondiale dell’e-commerce vale 12mila miliardi di euro, e ha registrato un’importante crescita tra il 2015 e il 2016”. L’Ue ha un ruolo da leader nel settore: “L’Unione europea è il più grande esportatore di servizi digitali, vanta una quota del 24-25% nel 2012 a livello mondiale ed esporta più degli Stati Uniti”. Le potenzialità sono infinite, ma molti sono i nodi da risolvere. Schlegelmilch ha sottolineato la questione della proprietà delle reti di telecomunicazione e la necessità di utilizzare le infrastrutture di base esistenti. Anche la fiducia dei consumatori nel commercio digitale è un elemento su cui lavorare, tramite l’utilizzo di anti-spam e altri espedienti per la tutela degli utenti.
Della stessa opinione l’altro ospite dell’audizione al Parlamento europeo, Paul Meltzer, professore presso la Johns Hopkins School for Advanced International Studies. Meltzer ha rilevato che il volume dell’accesso a internet dai dispositivi mobili è aumentato considerevolmente, insieme all’utilizzo delle applicazioni. “Circa 400mila persone lavorano come programmatori di app, il numero dei posti di lavoro è cresciuto tantissimo. Esistono molti tipi di applicazioni: per l’inquinamento, per i viaggi e anche per la salute. Per esempio è stata sviluppata una app per aiutare i bambini dislessici a leggere”. Anche il professore Meltzer ha però voluto richiamare l’attenzione dei membri del Parlamento sulla necessità di incrementare la fiducia nell’e-commerce, tutelando i dati personali soprattutto nelle transazioni di denaro, creando meccanismi di pagamento sicuri.