Roma – “Mi pare che andiamo nella giusta direzione”: così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, commenta l’apprezzamento ottenuto dal migration compact, la proposta del suo esecutivo all’Europa per una politica comune sull’immigrazione, da parte del Consiglio Affari esteri di ieri e dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni.
Il premier li legge come segnali della volontà di “evitare che l’Europa salti per aria” sulla questione dei flussi migratori. Segnali confermati dal fatto che Frans “Timmermans, il primo vicepresidente della Commissione europea, ha finalmente messo i primi soldi” che servono ad attuare le misure del migration compact, come gli accordi di cooperazione con i paesi africani.
In realtà, dopo il colloquio di ieri con Timmermans, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni annoverava quello delle risorse richieste dal migration compact tra gli aspetti sui quali ancora è necessario lavorare. Il premier sembra dunque essersi sbilanciato, lasciandosi scappare qualcosa su cui il titolare della Farnesina aveva preferito mantenere riserbo. Probabilmente delle promesse specifiche che verranno inserite nel documento che la Commissione sta preparando in vista del Consiglio europeo di giugno. Non si dovrà attendere ancora molto per saperlo.