I prossimi giorni diranno se fra i grillini sta crescendo qualche uomo di stato o se il movimento di Grillo è solo l’ennesima gesticolazione inconcludente di una società smarrita. C’è da sperare che almeno una parte degli eletti del Movimento 5 Stelle siano capaci della metamorfosi che invece Grillo vede come il fumo negli occhi e cioè che diventino uomini politici. Ne bastano pochi, quelli che già si sono distinti per competenze e capacità. Sono loro che hanno in mano il destino del paese. L’oltranzismo di molti si spegnerà da solo davanti al buon senso e a un chiaro programma di governo di un gruppo di grillini consapevoli. È urgente che l’Italia abbia un governo e sarebbe disastroso andare a nuove elezioni prolungando questa fase di stallo oltre l’estate. Anche perché da luglio a dicembre 2014 l’Italia avrà la presidenza dell’UE. Questo non è un appuntamento da poco, va preparato con cura e comincia già a essere tardi. Durante questo periodo noi saremo chiamati a tenere il timone dell’Unione e avremo il grande potere di dare la nostra impronta alle politiche comunitarie. Se i grillini intendono davvero cambiare la nostra posizione in Europa, se vogliono veramente invertire la politica del rigore e combattere, come tanta opinione pubblica europea chiede, la supremazia dell’Europa della finanza per favorire un nuovo modello di integrazione europea più vicino alla società civile, questa è un’occasione storica. Arrivare impreparati a questo appuntamento sarebbe un errore fatale per un movimento che ha l’ambizione di riforme profonde. Un’Italia debole e incoerente lascerà di nuovo mano libera ai soliti poteri, impedirà la formazione di un fronte del Sud, continuerà a essere costretta a politiche che ci sfavoriscono e non vedrà avanzare quelle che invece ci ridarebbero un ruolo di protagonisti in Europa. Basti pensare al Mediterraneo, al bisogno di Europa che hanno le rivoluzioni arabe e all’ormai disperata urgenza di risollevare il nostro Meridione. È dall’Europa ormai che partono le decisioni più importanti e che si decidono gli scenari futuri. Per influenzarli bisogna esserci ed essere preparati. Non si dimentichi che la tanto contestata TAV è stata decisa a Bruxelles e votata da un ministro italiano. I grillini come il PD hanno urgente bisogno di sviluppare una competenza e una credibilità europea che sia alternativa a Monti ma che riesca a ottenere rispetto e credito a Bruxelles. Per far questo serve collaborazione e intesa fra le forze politiche cui ricade ora questa responsabilità. Le nomine dei presidenti di camera e senato sono incoraggianti. Mostrano che fra i grillini c’è chi ha una visione dello stato. Ma fra gli hezbollah del grillismo più suicida ribolle già lo scontento e c’è chi scrive che con la candidatura di Grasso il PD ha teso una trappola ai grillini. Un’accusa che è un insulto per il movimento stesso e sintomo di una cecità paurosa. Adesso più che mai, il legittimo obiettivo del PD e di ogni politico italiano di buon senso deve essere quello di dividere i grillini, di spartire quelli buoni solo a giocare a Farmville da quelli capaci di incarichi in un governo finalmente nuovo e forte.
Diego Marani