Drachma greco
Un articolo del Guardian descrive la rabbia crescente dei greci di fronte alla rinnovata emergenza economica – l’ennesima – e alla manovra da €5,4 miliardi, che viene varata in un periodo più delicato degli altri, all’approssimarsi della consegna delle dichiarazioni dei redditi, con un aumento della tassazione considerevole per i lavoratori greci. Dopo il voto sulla Brexit, se ne prefigura un altro sulla Grexit?
Lettera aperta agli amici turchi
Una lettera di Serge Avédikain su Le Monde parte dal ricordo dell’assassinio di Hrant Dink nel 2007 per esortare i turchi a non farsi travolgere da lotte sbagliate come quella contro il riconoscimento del genocidio armeno senza nemmeno accorgersi di quanto l’istituzione stessa della democrazia sia ben più che a rischio in un paese che si sta trasformando sotto le mani del ‘Sultano’ Erdogan.
Qualcosa da festeggiare?
Ieri era il Giorno dell’Europa: Sewell Chan sulle colonne del New York Times parte dal discorso di Schuman per fare una riflessione sul significato di questa giornata – esiste ancora un’Europa da festeggiare? Tormentato da problemi come la possibile Brexit, le ondate migratorie, l’ascesa dei populismi e dei movimenti di estrema destra, la lenta ripresa economica e il ruolo della Russia, il continente europeo potrebbe ritrovarsi presto a festeggiare solo l’Eurovision.
Un appello per l’Europa
Eunews e Repubblica ospitano l’appello firmato fra gli altri da László Andor e Guy Verhfstadt affinché venga scongiurato il pericolo rappresentato da un’eventuale Brexit, nella quale si sottolinea che “qualunque dovesse essere l’esito del referendum britannico, gli europei hanno bisogno, fin da ora, di ritrovare slancio. La posta in gioco è considerevole: evitare una marginalizzazione dell’Europa non solo economica e politica, ma anche morale e culturale.”
Deradicalizzazione in salsa francese
Il primo ministro transalpino, Manuel Valls, ha annunciato la creazione di “centri di recupero” per estremisti radicali francesi, che verranno creati in ogni regione da qui alla fine del 2017, come riportato da questo video di Le Monde.
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