Bruxelles – Vada come vada, quest’edizione di Hibernian-Rangers non sarà una partita come le altre per il calcio scozzese e, di conseguenza, per il calcio europeo. Questo non tanto perché in palio c’è la coppa di Scozia, ma perché questa finale ha assunto portata unica nel momento in cui le squadre hanno completato il tabellone eliminando, rispettivamente, Dundee United e Celtic: entrambe le finaliste appartengono alla Championship, la serie B scozzese, e questo fa sì che per la seconda volta nella storia della coppa di Scozia sarà una squadra di seconda serie ad aggiudicarsi il trofeo. Prima era accaduto solo nel 1938, quando a vincere fu l’East Five football club, oggi in quarta divisione. Di più: l’Hibernian ha sollevato al cielo il trofeo nel 1902, e imporsi nella finale di Hampden Park vorrebbe dire tornarne a farlo dopo oltre 100 anni. Gli Hibs hanno cercato l’appuntamento con la gloria sportiva e con la storia nel 2013, ma la finale se l’aggiudicò l’altra squadra di Glasgow, il Celtic.
Stavolta tra l’Hibernian e la vittoria ci sono i Rangers, freschi di matematica promozione in Scottish Premier League, e desiderosi di tornare a vincere al termine di quattro anni passati a risalire la china dopo la retrocessione per dissesto finanziario. Per i Gers vincere sarebbe un ritorno nel massimo campionato in grande stile, senza contare che mettere le mani sulla coppa di Scozia vorrebbe dire automatico ritorno in Europa: oltre al trofeo, il torno mette in palio un posto per l’Europa League. Un bottino che fa dunque gola, soprattutto ai Rangers decisi a ristabilire l’ordine calcistico di sempre, loro che di questi trofei ne hanno già vinti trentatre. L’assenza di una squadra momentaneamente non all’altezza ha permesso a St.Johnston e Inverness, squadre senza alcun blasone, di aggiudicarsi le due ultime edizioni di coppa. Avvenimenti che a Glasgow non si vogliono far ripetere.
Il match è però molto più di una finale di Scottish Cup. Hibernian-Rangers vuol dire Edimburgo contro Glasgow, la capitale politica contro quella economica (e soprattutto del football). Ma vuol dire soprattutto cattolici contro protestanti, repubblicani contro monarchici. Anche l’Hibernian, come il Celtic, venne fondato da immigrati irlandesi nel 1875. Hibernian, poiché i latini chiamavano “Hibernia” l’attuale isola irlandese, nella sua interezza geografica che comprende anche l’Irlanda del nord, parte del Regno Unito e zona simbolo dei conflitti anglo-irlandesi. Non sarà l’Old firm, ma per i tifosi dei Rangers, protestanti e fedeli alla corona, anche gli incontri con l’Hibernian sono sentiti, eccome. E questo non farà eccezione. Al contrario, farà storia.