Bruxelles – Le regole comunitarie che impongono agli Stati membri di usare “almeno il 10%” delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti saranno abolite dopo il 2020. La Commissione europea dovrebbe presentare alla fine del 2016 una revisione della direttiva sulle energie rinnovabili che tra le altre cose eliminerebbe questo target.
L’attuale direttiva, adottata nel 2008, impone ad ogni Stato membro di avere “almeno il 10%” di energie rinnovabili utilizzate nel settore dei trasporti entro il 2020, compresi i biocarburanti e altre fonti come l’elettricità verde. Questa imposizione ha attirato varie critiche in Gran Bretagna, dove raggiungere l’obiettivo del 10% richiederà il raddoppio della fornitura corrente di biocarburanti, aggiungendo un ulteriore penny al litro sui prezzi ai distributori, secondo quanto trapela da una nota del Dipartimento dei Trasporti.
Ma Marie C. Donnelly, direttore per le energie rinnovabili presso la Commissione europea, ha dichiarato durante un seminario al Parlamento europeo, organizzato dalla società finlandese Kaidi produttrice di biodiesel, che questo obiettivo verrà abbandonato nella nuova direttiva. Ed ha precisato: “Quello che non ci sarà nel testo è l’obiettivo per il settore dei trasporti”. Questa manovra corrisponde alla decisione dei leader europei dell’ottobre 2014, a favore di un solo obiettivo per tutti i 28 Stati Ue che “non sarà tradotto a livello nazionale in obiettivi vincolanti”. Donnelly ha affermato che “la continuazione del ‘sotto-obiettivo’ per il settore dei trasporti è qualcosa che non è stato accettato e non verrà perseguito nella nostra proposta alla fine di quest’anno”.