Bruxelles – È durata soltanto mezz’ora ieri (martedì) la riunione tra i rappresentanti delle autorità greche e quelli dei creditori che doveva provare a trovare un accordo finale sulla prima revisione del piano di salvataggio al Paese. Il tavolo è saltato perché il governo di Alexis Tsipras non è disposto ad accettare l’austerità preventiva richiesta alla Grecia, il cosiddetto “pacchetto contingente” di misure da 3,6 milardi che Eurogruppo e soprattutto Fmi pretendono sia approvato dal Parlamento ellenico in anticipo, ma che entri in vigore automaticamente solo nel caso in cui nei prossimi due anni ci dovessero essere dei peggioramenti inaspettati sul fronte economico e dei conti pubblici. Il Fondo insiste che le riforme contenute nel Piano concordato con i creditori finora non sono abbastanza per raggiungere l’obiettivo di un surplus del 3,5% nel 2018 come richiesto dal Terzo Memorandum. La Grecia non sembra disposta ad andare oltre un impegno generale a misure contingenti, ma senza approvare in anticipo i provvedimenti specifici.
No additional #eurogroup on #Greece this Thursday, more time needed. Meeting on first review, contingency package and debt at later stage
— Michel Reijns (@MichelReijns) April 26, 2016
La prima conseguenza di questo stallo è che è saltata la riunione straordinaria dell’Eurogruppo che il presidente Jeroen Dijsselbloem venerdì scorso aveva annunciato ci sarebbe stata nel caso in cui le trattative fossero andate per il verso giusto, cosa che non è avvenuta. L’incontro si farà “in una fase successiva”, ha annunciato il portavoce di Dijsselbloem, Michel Reijns.
Tsipras vorrebbe portare la questione a un livello superiore e ha chiesto in una conversazione telefonica al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, di convocare un Eurosummit straordinario, ovvero una riunione dei capi di Stato e di governo dei Paesi con la moneta unica. Sul tavolo, oltre alla seconda tranche del prestito che la prima revisione del programma dovrebbe sbloccare, c’è anche la discussione sulla sostenibilità del debito ellenico, discussione che è legata al positivo esito della prima fase del programma e che senza un accordo non potrà nemmeno avviarsi. Ma Tusk per il momento non intende convocare l’Eurosummit. “Sono convinto c’è ancora more lavoro da fare per i ministri delle finanze”, perché “dobbiamo evitare una situazione di rinnovata incertezza per la Grecia”, ha affermato Tusk dopo la telefonata con Tsipras. “Per questo abbiamo bisogno di una data per la nuova riunione dell’Eurogruppo in un futuro prossimo, e non parlo di settimane ma di giorni”, ha aggiunto il presidente.
Ci sono tutte le condizioni per trovare una soluzione in una riunione dell’Eurogruppo”, che ci sarà “molto presto”, ha affermato l’Alto rappresentante durante un incontro con la stampa dopo la riunione del collegio. L’esecutivo di Beruxelles, ha assicurato “continua a lavorare con un buon senso di collaborazione con le autorità greche e le altre autorità per concludere la revisione del programma il più presto possibile”.