Bruxelles – L’estate porterà con se un aumento del rischio del virus Zika. Dalle Nazioni unite arriva l’allarme sulla pericolosa diffusione stagionale della pericolosa zanzara in Europa.
I casi di Zika stanno attualmente diminuendo in Brasile, paese più colpito al momento dello scoppio, dato che nell’emisfero australe sta iniziando l’autunno. Di conseguenza l’arrivo della bella stagione nell’emisfero boreale porterà un “marcato aumento delle infezioni Zika nell’area settentrionale del mondo”, ha affermato Marie-Paule Kieny, assistente direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità.
I funzionari dell’Oms stimano che in Brasile la zanzara Aedes Aegypti, portatrice del virus Zika, causerà quasi 3 mila casi di microcefalia dato il numero di madri infettate; visto che l’insetto non conosce confini, si riscontrano già focolari nel sud della Florida, in California e in Arizona, la preoccupazione di una diffusione nel nord degli Stati Uniti sta già mettendo in allerta gli esperti del settore a stelle e strisce.
La zanzara in questione, tipica delle zone tropicali, attualmente non si trova in Europa secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che però ha riscontrato la presenza della cugina Aedis Albopictus in vari Stati dell’Unione come Italia, Francia, Spagna, Grecia, Croazia. Nonostante questo l’immunologo francese, Jean-Francois Delfraissy, sostiene che “mentre i casi di trasmissione locale sono possibili, i rischi di un’epidemia europea in piena regola rimangono bassi”.
Nel frattempo dal Canada arrivano le conferme del primo caso del virus sessualmente trasmesso, con una persona che, in Ontario, è stata infettata dal proprio compagno dopo che aveva viaggiato in una zona a rischio Zika. Ci sono stati 55 altri casi di persone che hanno riscontrato il virus tra i canadesi, tutti però infettati solamente a causa di un viaggio compiuto in quelle regioni dove la malattia si sta diffondendo.