Dopo Grecia, Portogallo e Irlanda, Cipro potrebbe essere il quarto paese membro della zona euro ad aver bisogno di un aiuto economico internazionale. Una crisi che si apre nel momento peggiore, visto che tra meno di un mese la piccola isola prenderà la presidenza di turno dell’Unione europea. Il fatto è che anche Cipro versa in condizioni economiche piuttosto delicate, che sembrano peggiorare di settimana in settimana e c’è già chi sostiene che presto potrebbe essere necessario un salvataggio stile Grecia.
Un’ipotesi al momento non confermata in Commissione. “Siamo fiduciosi che Cipro possa far fronte alla situazione attuando le riforme necessarie e seguendo le raccomandazioni economiche fornite dalla Commissione”, risponde il capo portavoce per le questioni economiche Olivier Bailly, che tutta via fa sapere che la stessa Commissione “è in stretto contatto con le autorità cipriote e segue la situazione, che come sapete è difficile per quanto riguarda l’economia e il settore bancario”. Le banche del paese hanno perso più di 3 miliardi di euro a causa della ristrutturazione del debito greco. Inoltre questi istituti posseggono oltre 22 miliardi di euro in prestiti ai privati ellenici. Per salvare il secondo istituto bancario del paese servirebbero 1,8 miliardi, che al momento il governo ammette di non sapere dove trovare. Sarebbe ben imbarazzante per l’immagine dell’Unione, se proprio il paese che ne ha la presidenza dovesse ricorrere all’aiuto dei partner per raddrizzare la sua economia.
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