Bruxelles – In Europa 100mila persone muoiono ogni anno per incidenti o malattie contratte sul luogo di lavoro. È la denuncia dei sindacati europei Etuc-Ces che, in vista della giornata internazionale della commemorazione dei morti sul lavoro il 28 aprile, hanno lanciato una campagna per chiedere alla Commissione europea di promuovere una direttiva per chiedere leggi più stringenti negli Stati membri
“L’Ue ha fatto molto poco negli ultimi anni per rafforzare la tutela dei lavoratori sul posto di lavoro contro malattie e lesioni, nonostante i nuovi rischi”, denuncia l’Etuc che ricorda che “la direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni è in fase di revisione da parte dell’Ue da circa 12 anni senza che ci sia stato alcun cambiamento”.
Per i sindacati europei “il modo migliore per proteggere i lavoratori dalle malattie e dagli infortuni è attraverso leggi a livello europeo e nazionale”. La tutela della salute, scrivono in un appello, “non deve essere liberalizzata e privatizzata”, e “leggi forti dovrebbero essere sostenute da una forte applicazione e un forte sistema di rappresentanti per la salute e sicurezza sul lavoro”.
La campagna passa anche dai social con l’hashtag #NewEUh_sLaws per sollecitare la commissaria al Lavoro, Marianne Thyssen, a farsi promotrice di questa iniziativa legislativa. Nuove leggi su salute e sicurezza devono essere presentate con urgenza, a tutela dei lavoratori mediante l’attuazione di limiti di esposizione professionale vincolanti per almeno 50 sostanze cancerogene, invece degli attuali 5” e “servono nuove per affrontare i rischi legati alle nanoparticelle e a stresso psico-sociali, violenza e molestie”, concludono i sindacati.
#IWMD16 SI a una migliore salute&sicurezza al lavoro – NO alla deregulation! https://t.co/YWw2G6ujaX @EU2016NL pic.twitter.com/hVXOCGMu7n
— EUROPEAN TRADE UNIONS (@etuc_ces) April 25, 2016