- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 29 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Economia » Padoan: “No a limiti per banche su titoli di Stato, sbagliato se ne occupi l’Ue”

    Padoan: “No a limiti per banche su titoli di Stato, sbagliato se ne occupi l’Ue”

    All'Ecofin l'Italia si opporrà alla proposta tedesca. Sui conti pubblici, il ministro promette di sterilizzare le clausole di salvaguardia e assicura: il quadro del Def 2016 è compatibile con il Patto di Stabilità

    Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
    19 Aprile 2016
    in Economia
    Wolfgang Schaeuble e Pier Carlo Padoan

    Wolfgang Schaeuble e Pier Carlo Padoan

    Roma – Alla prossima riunione informale dell’Ecofin, in programma venerdì e sabato prossimi ad Amsterdam, sul tavolo ci sarà “un tema che ci preoccupa molto: i vincoli all’esposizione delle banche ai debiti sovrani”. È il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a manifestare i timori dell’esecutivo nei confronti della proposta tedesca che prevede l’imposizione di un limite all’acquisto di titoli di Stato da parte delle banche.

    “Il governo è fortemente contrario”, spiega il numero uno di Via XX Settembre in audizione sul Def 2016 davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Sarebbe “un vincolo molto forte”, prsegue, e fortemente penalizzante “soprattutto per uno Stato con elevato debito pubblico” come l’Italia. Secondo il ministro, inoltre la questione rappresenta “un problema globale” e dunque “è sbagliato affrontarlo a livello di Unione europea. Va affrontato dal comitato di Basilea e non dall’Ecofin”.

    Padoan, stimolato da alcune domande sul dibattito relativo alle modifiche della governnce economica dellEurozona, precisa che in sede europea “non si parla esplicitamente di revisione del Fiscal compact”, il patto di bilancio contro il quale il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è più volte espresso con toni negativi.

    Tuttavia, “il governo italiano ritiene che molte regole possano essere cambiate per il beneficio di tutti”, indica il  titolare del Tesoro, ricordando la “lettera sottoscritta da 8 ministri dell’Ecofin per una revisione, marginale ma importante, della procedura di calcolo dell’output gap”, il principale strumento sul quale la Commissione europea basa le proprie raccomandazioni economiche per gli Stati membri e che secondo il ministro “è sottostimato” con l’attuale procedura.

    In ogni caso, riflette Padoan, cambiare le norme “non è esercizio tecnico ma politico, e dunque bisogna creare consenso” attorno alle proposte. Impresa difficile, come mostra ad esempio la contrarietà di Berlino all’idea degli eurobond proposti dall’Italia per finanziare la politica comune sull’immigrazione.

    Per riuscire a convincere gli altri partner a modificare le regole “bisogna essere credibili”, sottolinea il ministro, dichiarando che proprio per questo  la riduzione del debito pubblico “resta obiettivo prioritario del governo ed è fondamentale per mantenere la fiducia dei mercati”. Nel perseguire l’obiettivo, però, l’esecutivo continua sulla strada di una “una politica fiscale rigorosa” ma “con misure espansive”.

    Un orientamento che porterà a un peggioramento del saldo strutturale nella misura “di 0,7 punti percentuali”. Una variazione “non tale da essere definita una deviazione significativa” dall’obiettivo di medio termine, sostiene il ministro, “e quindi compatibile con quanto previsto dal braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita”.

    Perseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio, per un Paese con debito superiore al 60% – l’italia è al 132,7% – “richiederebbe che il saldo migliorasse di 0,5 punti percentuali”, ricorda Padoan. Ma “il governo ritiene inopportuno e controproducente operare una ulteriore stretta fiscale” che rischia di causare “ulteriori spinte recessive e peggiorare la crescita e la sostenibilità” dei conti pubblici “nel medio termine”. Dunque è per questo che l’Italia chiede più margini anche per il 2017, “compatibilmente con la comunicazione sulla flessibilità della Commissione europea”.

    Per evitare la “stretta fiscale”, l’esponente dell’esecutivo conferma l’intenzione di “sterilizzare” le clausole di salvaguardia anche per il 2017, “attuando una manovra alternativa che verrà definita nei prossimi mesi”. L’obiettivo è evitare l’aumento di Iva e accise per un valore di circa 15 miliardi di euro. Risorse che saranno reperite “attraverso misure di revisione della spesa pubblica”, e interventi che riducano “i margini di evasione ed elusione fiscale”. L’effetto “garantirà un indebitamento netto (deficit, ndr) pari all’1,8% del Pil nel 2017”, assicura il ministro.

    Riguardo alle crescita, il titolare dell’Economia lamenta un “insufficiente coordinamento delle politiche di bilancio dell’Area Euro”, dove “si richiederebbe una politica fiscale almeno neutra” e invece “l’intonazione appare restrittiva e sono altresì insoddisfacenti i progressi di molti Paesi nelle riforme strutturali”.

    Se l’obiettivo è “tornare a una crescita sostenuta”, sottolinea ancora il ministro, “è necessario che il rapporto tra investimenti e Pil torni a livelli pre-crisi”. A tal proposito rimane centrale, a suo avviso, il ruolo del Piano Juncker per gli investimenti strategici. Con “29 iniziative” e “1,7miliardi di risorse che potrebbero stimolare attorno ai 20 miliardi di investimenti” privati, “l’Italia risulta il Paese Ue che finora ha fatto maggiore ricorso” al Piano Juncker, indica Padoan, augurandosi che questo strumento “venga ulteriormente potenziato, come chiediamo in tutte le sedi europee”.

    Tags: acciseclausole di slavaguardiacrescitadef 2016deficitivaPadoanPiano JunckerPilsaldo strutturale

    Ti potrebbe piacere anche

    Economia

    Dal riarmo della Germania +0,75 di Pil per l’Unione europea

    19 Maggio 2025
    Giorgia Meloni
    Economia

    Calo della produttività e dazi gravano sull’Italia, l’Ue taglia le stime di crescita per 2025 e 2026

    19 Maggio 2025
    e-commerce Italia sviluppo shopping on line
    Economia

    E-commerce, ‘sì’ di Francia e Italia ai dazi sui prodotti sotto i 150 euro

    13 Maggio 2025
    Lavoro e immigrazione [foto: Marco Carli/imagoeconomica]
    Economia

    La Bce: “Stranieri e immigrati una leva per la crescita dell’eurozona”

    9 Maggio 2025
    Economia

    Il Pil è aumentato dello 0,4 per cento nell’area dell’euro e dello 0,3 nell’Ue

    30 Aprile 2025
    Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, in commissione Affari economici [Bruxelles, 28 aprile 2025]
    Difesa e Sicurezza

    La Bce rilancia l’Europa della difesa comune: “Spendere insieme con iniziative Ue”

    28 Aprile 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish

    In Ue risparmi tre volte superiori agli Usa: investirli aumenterebbe il Pil di 500 miliardi

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Secondo l’analisi elaborata dal Centro Studi del Circolo Esperia, l’Europa ha a disposizione uno stock di risparmi pari a 9,5...

    Artiglieria ucraina

    La crescita della spesa militare globale (e europea) minaccia gli obiettivi climatici

    di Marco La Rocca
    29 Maggio 2025

    Aumento delle emissioni, sottrazione di risorse alle politiche ambientali e maggiore tensione geopolitica i pericoli del riarmo, il Conflict and...

    Con “GEA EDU” gli studenti italiani a lezione di sostenibilità e politiche di coesione

    di Redazione eunewsit
    29 Maggio 2025

    Alla Camera dei Deputati il 4 giugno le premiazioni del contest “Idee per il futuro”

    Connact

    Connact, quei 10 mila miliardi nei conti correnti degli europei: “Per investire nel rischio, accettare l’idea della perdita”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    29 Maggio 2025

    Rappresentanti delle istituzioni europee e operatori del settore finanziario all'evento su Finance & Insurance dal titolo “Il piano Ue per investire i...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione