Roma – “Se qualcuno deve dare risposte per ragioni comprensibili di politica interna, noi lo capiamo. Ma nessuno deve violare le regole europee” sulla libera circolazione. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, interviene così sulle manovre del governo austriaco per costruire una barriera al valico del Brennero, reintroducendo controlli alla frontiera con l’Italia nel timore che dal nostro Paese possa arrivare un flusso incontrollato di migranti.
L’Austria si appresta al voto per le presidenziali del prossimo 24 aprile, dove i sondaggi indicano la possibilità che, per la prima volta, al ballottaggio vengano esclusi sia il candidato popolare che quello socialdemocratico, partiti sui quali si basa l’attuale coalizione di governo. Renzi, dunque, attribuisce la decisione dell’esecutivo austriaco al timore che la presidenza della Repubblica federale vada all’erede di Joerg Haider, il liberalnazionalista Norbert Hofer. Se la decisione sul Brennero è davvero una mossa da campagna elettorale, l’Italia può tollerarla. Altrimenti, avverte l’inquilino di Palazzo Chigi, “non staremo a guardare se qualcuno viola” l’accordo di Schengen chiudendo le frontiere.
Renzi conferma poi le linee di quello che è stato definito ‘immigration compact’. “Cercheremo di portare l’Ue a fare investimenti in Africa per controllare i flussi” migratori che, precisa, “sono superiori rispetto allo scorso anno” ma “non siamo di fronte a un’invasione”. Per il premier va coinvolta anche la Libia, sebbene “il governo di al Serraj non è ancora pienamente funzionante, noi stiamo già lavorando” per trovare forme di collaborazione che aiutino a contenere le partenze di migranti verso le coste europee.