Bruxelles – Numerose le chiamate a rafforzare la lotta contro il virus Zika da parte del Parlamento europeo, secondo cui l’Unione europea deve agire in fretta, sia per prevenire la diffusione del virus in Europa, sia per aiutare i Paesi che combattono questa epidemia là dov’è più grave. Nella risoluzione non vincolante, il Parlamento europeo ha espresso il suo sostegno per aiutare i Paesi colpiti dalla febbre dengue, garantendo un migliore accesso ai servizi sanitari di base.
I deputati chiedono uno studio approfondito sul legame, recentemente confermato da Tom Frieden, il direttore del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di Atlanta (Cdc), tra il virus Zika e malformazioni congenite del cervello, in modo da sviluppare trattamenti, vaccinazioni, e test per una diagnosi rapida ed efficace.
Il Parlamento Ue invita poi la Commissione a proporre misure specifiche per quelle regioni europee dove il virus Zika è già diffuso, al fine di eliminare tutti i possibili vettori di trasmissione, e sostenere le persone già infette, soprattutto le donne in gravidanza, data la scoperta arrivata nelle ultime ore da Atlanta, dove Tom Frieden parla di un “legame senza precedenti tra il virus trasmesso dalla zanzara e le anomalie nel feto, che provoca senza alcun dubbio la nascita di bambini con microcefalia”.
I deputati europei affermano che l’Ue dovrebbe sostenere i governi dei paesi colpiti, per fornire le informazioni necessarie sulla sessualità e la riproduzione, unite da un pacchetto di cure mediche mirate, e infine un sostegno alle famiglie (con particolare attenzione all’accesso dei vari metodi contraccettivi per donne e ragazze adolescenti) che necessitano un aborto sicuro al fine di contrastare l’aumento dei rischi legati al virus Zika.