Bruxelles – La cybersicurezza è ormai sempre più al centro delle preoccupazioni della Commissione Ue, che è convinta di come un suo rafforzamento debba andare di pari passo con la creazione di una guardia di frontiera e di una guardia costiera europee per gestire al meglio la sicurezza interna della regione. In quest’ottica l’esecutivo Ue ha adottato mercoledì una comunicazione sui sistemi di informazione, che presenta alcune opzioni sul modo in cui i sistemi presenti e futuri potrebbero contribuire a rafforzare le frontiere esterne e la sicurezza interna nell’Unione. “Tale comunicazione avvia un processo di miglioramento strutturale dell’architettura di gestione dei dati, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, in particolare della protezione dei dati personali”, scrive la Commissione in una nota.
Bruxelles ha deciso di avviare il processo istituendo un gruppo di esperti in materia di sistemi informatici e interoperabilità ad alto livello con le agenzie dell’Ue, gli esperti nazionali e gli interlocutori istituzionali. Sulla base dei lavori del gruppo, la Commissione presenterà proposte concrete al Parlamento europeo e al Consiglio quale base per una discussione comune sulle prospettive per il futuro.
Nel quadro di questo processo di riflessione, la Commissione richiederà anche l’apporto del garante europeo della protezione dei dati e delle autorità nazionali di protezione dei dati che si riuniscono nel gruppo di lavoro “Articolo 29”.