Bruxelles – È tempo che l’Unione europea “si svegli” e “acceleri” sull’economia digitale, altrimenti rischia di “essere lasciata indietro”. A suonare il campanello d’allarme è stato il presidente della Banca europea per gli investimenti, Werner Hoyer, durante un evento a Bruxelles dedicato al Piano Jucker e organizzato dallo European Political Strategy Centre (Epsc). Nel digitale “abbiamo perso otto anni – ha dichiarato Hoyer – ci riteniamo soddisfatti da una velocità di trasmissione che non ci permetterà un giorno di poter avere auto a guida autonoma, che hanno bisogno di trasmissioni dei dati in tempo reale”.
Aumentare la velocità di navigazione su internet attraverso smartphone e computer “non è abbastanza”, ha avvertito il presidente della Bei. “Parliamo delle applicazioni industriali di queste cose e lì siamo ancora molto indietro mentre stiamo entrando nella quarta rivoluzione industriale. Se non acceleriamo con la costruzione di infrastrutture per la trasmissione dei dati saremo persi”, ha detto ancora Hoyer sottolineando che non è solo una questione di velocità ma anche di capacità di elaborazione dei dati.