di DiEM25
A Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, del Consiglio dei governatori del Meccanismo europeo di stabilità (MES) e del Consiglio affari economici e finanziari (ECOFIN), Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (BCE) e Cecilia Malmström, Commissario UE al commercio.
Stiamo scrivendo a voi come cittadini dell’Unione europea, indignati per la mancanza di trasparenza nel processo decisionale interno alle istituzioni che presiedete, oltre che nei negoziati tra l’UE e gli Stati Uniti sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP).
Negare ai cittadini UE il loro diritto a sapere come si comportano in loro vece i loro rappresentanti di governo nelle decisioni chiave, come votano, quali conflitti di interesse sorgono, le proposte in discussione, gli impegni assunti nei confronti delle grandi aziende e dei governi extraeuropei, significa negare all’Europa la possibilità stessa della democrazia.
Come cittadini dell’Unione europea chiediamo, con efficacia immediata,
- la trasmissione in diretta e nella loro interezza delle riunioni del Consiglio europeo, dell’Eurogruppo, del Consiglio dei governatori del MES, e dell’ECOFIN, e la successiva pubblicazione dei resoconti ufficiali di tali riunioni;
- i verbali completi per ciascuna riunione del Consiglio direttivo della BCE, da pubblicarsi tre settimane dopo la conclusione di ciascuna riunione ordinaria, e i resoconti completi di tali riunioni, da pubblicarsi entro due anni;
- una lista esauriente di tutti i lobbisti di Bruxelles e un registro di ogni loro incontro con i funzionari eletti o non eletti dell’UE;
- la pubblicazione elettronica di tutti i documenti negoziali del TTIP e la piena trasparenza in ogni fase dei negoziati per il TTIP.
Signor Juncker, Lei ha detto: «Non abbiamo nulla da nascondere!». Se è così, smettetela di nascondere ai cittadini europei tutto ciò che conta nel processo decisionale dell’UE.
L’Unione europea si sta disintegrando a causa di decisioni terribili a cui si è giunti sotto la vostra cappa di segretezza. Rimuovere questa cappa è ora di importanza fondamentale per il futuro dell’UE. Affinché non ci fraintendiate, non ci accontenteremo di trucchi pubblicitari, cambiamenti cosmetici o scuse. Chiediamo piena trasparenza in ogni fase del processo decisionale che plasma il futuro della nostra Europa.
Lasciate entrare la luce!
Perché è importante ciò?
La trasparenza è l’ossigeno della democrazia. L’opacità (o “la riservatezza”, come preferiscono chiamarla gli insider) è il presagio delle cattive decisioni che minano il bene comune dell’Europa.
- Vi siete mai chiesti perché il tasso di disoccupazione dell’Europa è bloccato a livelli visti per l’ultima volta solo negli Stati Uniti nel 2009?
- Avete notato come, ormai da sei anni, l’Eurogruppo emette comunicati mensili annunciando che la fine della crisi è dietro l’angolo?
- Sapevate che, in questo momento, i vostri membri del Parlamento europeo possono vedere i documenti negoziali che daranno forma all’imminente trattato commerciale UE-USA (e quindi determineranno il futuro del lavoro retribuito, dell’assistenza sociale, dell’innovazione e della protezione ambientale), solo a patto che giurino di non dirvi cosa dicono questi documenti?
- Eravate consapevoli del fatto che vi sono diecimila (!) lobbisti a Bruxelles il cui lavoro consiste nell’avere incontri segreti e abituali con i vostri rappresentanti nell’UE allo scopo di persuaderli ad accettare regole e regolamenti che spesso vanno contro i vostri interessi?
Senza sapere come si comportano i vostri rappresentanti a vostro nome a Bruxelles e Francoforte, non avete alcun controllo su di loro. La democrazia diventa allora una farsa e il processo decisionale UE aggiunge errore su errore.
Oggi, se volete vedere uno qualsiasi dei documenti che plasmano l’Europa, o leggere ciò che i vostri ministri hanno detto a vostro nome in qualche incontro cruciale, semplicemente non potete. Né potranno vederli i vostri nipoti nei decenni a venire, perché nessun verbale, resoconto o registro viene formalmente conservato.
C’è da meravigliarsi, allora, se le istituzioni dell’Unione europea non godano più della fiducia dei cittadini europei? È sorprendente allora che l’Unione europea sia in uno stadio avanzato di disintegrazione? No. È la conseguenza naturale del velo di segretezza che avvolge i processi decisionali a livello europeo.
Clicca qui per firmare la petizione.