Bruxelles – Volevano ammazzare molte più persone. Ma hanno commesso qualche errore di troppo e, per fortuna, il numero delle vittime è stato più basso di quanto i terroristi sperassero. Una delle bombe, da 15 chili, non è mai arrivata in aeroporto e un’altra c’è arrivata, ma con un “colpo di fortuna” è stata abbandonata senza farla esplodere da uno dei terroristi, che è poi fuggito. Paura di morire come Salah Abdeslam? Qualcosa non ha funzionato nell’innesco? Non si sa, per ora. E la bomba non è neanche esplosa in seguito alle esplosioni causate dai due kamikaze. L’instabilità tipica dell’esplosivo Tatp l’ha fatta esplodere da sola più tardi, quando gli artificieri si preparavano al disinnesco, ma senza bisogno del loro intervento, e non ha causato vittime perché la zona era oramai libera dalle persone.
Ecco com’è andata.
Alle volte un disservizio può salvare qualche vita. E’ quanto è successo ieri quando i tre terroristi che si sono diretti all’aeroporto di Bruxelles Zaventem non hanno trovato il taxi che avevano ordinato, ma uno più piccolo.
A quanto è stato ricostruito dalle indagini, grazie alla testimonianza volontaria dell’autista del taxi coinvolto, i tre avevano chiesto una vettura furgoncino, di quelle con un capace bagagliaio, invece quando sono scesi in strada, in rue Max Roos 4, si sono trovati davanti una classica berlina, dunque, molto arrabbiati, hanno potuto caricare solo quattro delle cinque valige di esplosivi che volevano portare a Zaventem. Quella lasciata nella casa, che conteneva quindici chili di esplosivo, è poi stata trovata dalla polizia durante una perquisizione dopo gli attentati, insieme ad altro materiale chimico.
Arrivati all’aeroporto, ha testimoniato il tassista, i tre hanno rifiutato l’aiuto offerto per scaricare i loro bagagli.
A quanto ha riferito la Procura federale, poi, la valigia carica di esplosivo sul carrello del terrorista a destra nella foto conteneva dell’esplosivo “instabile” e dunque è esplosa nel momento sbagliato, senza causare vittime.