Firenze, 21 mar. (askanews) – La Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta sull’ex cda di Banca Etruria, quello che il 30 giugno 2014 votò quasi all’unanimità a favore della liquidazione da 1 milione e 200 mila euro per l’allora direttore generale in uscita Luca Bronchi.
Tra i nomi di quel cda, vi sono l’allora presidente Lorenzo Rosi e i vicepresidenti Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre del ministro Maria Elena. In tutto 14 consiglieri su 15. Ma le indagini sono a una fase embrionale, tanto che il pool guidato dal pm Roberto Rossi attende i risultati degli accertamenti del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Intanto, secondo varie indiscrezioni giudiziarie, questi accertamenti sarebbero solo una parte di una ben più ampia inchiesta per bancarotta fraudolenta: tra liquidazioni milionarie, consulenze e investimenti palesemente dannosi per la banca, si sarebbe arrivati così al crack dell’istituto.