Bruxelles – Lo Stato di Israele ha deciso di dichiarare 234 ettari della Palestina come terra di Stato. Nello specifico si tratta di territori della Cisgiordania vicino a Gerico, nella cosiddetta area C. Una mossa che non è affatto piaciuta all’Unione europea che ritiene si tratti di “un ulteriore passo che rischia di minare la nascita di un futuro Stato palestinese”, e “mette in discussione l’impegno di Israele verso la soluzione a due Stati”, si legge in una nota del Servizio esterno. La decisione di Tel Aviv era stata annunciata lo scorso 25 gennaio ma ora sarebbe diventata esecutiva aumentando considerevolmente la terra. In un comunicato del portavoce dell’Alto rappresentante, Federica Mogherini, Bruxelles afferma che “ogni decisione che potrebbe portare a un’ulteriore espansione degli insediamenti, che è illegale secondo le leggi internazionali e un ostacolo alla pace, porterà solo ad aumentare le distanze tra le parti in conflitto”.
L’Unione europea ha ribadito di rimane “fermamente contraria” alla politica degli insediamenti illegali in Palestina e alle demolizioni, le confische, gli sfratti, i trasferimenti forzati o le restrizioni al movimento e all’accesso nel Paese.