Bruxelles – È necessario che la Commissione rifinanzi il progetto garanzia giovani, che si avvia a conclusione con la fine del 2016. È la richiesta fatta dall’Italia secondo quanto spiegato dal sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba a margine del Consiglio occupazione. La richiesta italiana italiana, accompagnata nella stessa direzione “dalla Francia e dal Lussemburgo”, ha affermato il sottosegretario.
“Credo che l’Italia sia uno dei Paesi che più ha proceduto in modo determinato nell’applicazione di questa misura” ha affermato Bobba, per il quale la diminuzione di quasi 5 punti della disoccupazione giovanile, registrati tra il 2014 e il 2015, è stata presumibilmente influenzata dal progetto. Ma, al contempo, il sottosegretario sottolinea che in Italia “abbiamo ancora quasi il 39% di disoccupazione giovanile e quindi non c’è da stare tranquilli o da rilassarsi”.
Parlando dei risultati raggiunti fino ad oggi, Bobba elogia i frutti del programma in Italia: “Noi abbiamo oggi una situazione per cui ci sono circa 980mila giovani che sono iscritti al programma e i due terzi, cioè 625mila, sono stati già ricevuti dai centri dei servizi per l’impiego e a 262mila è stata già assegnata una misura concreta, cioè un primo inserimento lavorativo, una formazione professionale o un sostegno all’auto-impiego, insomma una delle misure previste”.
In conclusione però, Bobba sottolinea come per affrontare in modo più radicale il problema siano necessarie altre due condizioni: un sistema duale scuola-lavoro e una legge di stabilità che spinga in crescita in Pil, in modo da creare nuove opportunità di lavoro. Solo questi due elementi, insieme al programma garanzia giovani, potranno portare a suo avviso a un cambio di indirizzo di politica economica e a un aumento della crescita.