Bruxelles – Per il premier greco, Alexis Tsipras è il giorno delle “soluzioni europee” e dell’impegno ad implementare gli accordi pres. Per il turco, Ahmet Davutoglu è il momento per parlare non solo della crisi dei rifugiati ma anche del “processo di adesione della Turchia all’Ue”. Sono queste le aspettative dei due leader più interessati al vertice straordinario appena iniziato tra Ue e Turchia. “Dobbiamo trovare soluzioni europee”, fa presente il premier greco, secondo cui finora sono stati presi accordi che “non tutti hanno messo in atto”. Primo fra tutti quello sulle relocation, su cui occorre “accelerare sostanzialmente e lanciare un processo credibile”. Con Ankara poi Tsipras si aspetta si metta a punto un “piano di azione per diminuire sostanzialmente i flussi e combattere il network dei trafficanti”. Dopo la riunione di oggi, insiste il premier greco, “spero che i principi siano per tutti, le regole siano per tutti e che tutti implementino decisioni comuni”.
Davutoglu: “Parleremo anche di processo adesione” – Secondo il premier turco, questo “secondo summit tra Ue e Turchia in te mesi mostra quanto la Turchia è indispensabile per l’Ue e l’Ue per la Turchia”. Abbiamo, sottolinea, “molte sfide comuni di fronte a noi e l’unico modo per rispondere è la solidarietà di tutto il continente”. Ma per Davutoglu oggi “bisogna guardare il quadro complessivo” non solo la crisi dei rifugiati e il summit “non è solo sui migranti ma anche sul processo di accesso della Turchi all’Ue”.
Merkel: “Negoziati difficili” – Tra i due, la regia soprattutto della cancelliera tedesca, Angela Merkel che ha detto di aspettarsi per oggi “difficili negoziati” che si spera però portino “un passo avanti” verso “soluzioni sostenibili” alla crisi dei rifugiati. La cancelliera ha anche insistito sulla necessità di cooperare sulla Turchia ed evitare “misure unilaterali”.
Hollande: “Ankara garantisca impegno contro trafficanti” – Secondo il presidente francese, François Hollande oggi la Turchia deve “garantire impegno contro i trafficanti” ed essere pronta a “riprendere un certo numero di migranti partiti dalla Turchia”. Gli Stati membri dell’Ue, però, devono “impegnarsi su un programma di reinstallazioni di siriani rifugiati in Eurpa” ed essere pronti a dare solidarietà alla Grecia.
Cameron: “Gran Bretagna non aderirà a sistema comune Ue di asilo” – Non vi è alcuna possibilità che la Gran Bretagna aderisca al regime comune di asilo politico del’Ue”, ha assicurato il premier Davod Cameron al suo arrivo al Vertice. Cameron ha sottolineato che in materia “la Gran Bretagna ha un forte opt-out” e quindi continuerà ad “avere il suo approccio all’asilo, il suo modo di fare le cose e a controllare i propri confini”. Allo stesso tempo però, ha aggiunto il premier, Londrà aiuterà Bruxelles nella sorveglianza dei confini esterni. “È importante che noi aiutiamo il continente europeo a proteggere i suoi confini esterni, per questo stiamo mandando le nostre navi”.
Schulz: “Turchia vuole altri 3 miliardi per rifugiati fuori dai campi profughi” – La Turchia “ha chiesto ulteriori tre miliardi fino al 2018” all’interno del piano d’azione comune con l’Ue. Lo ha confermato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che ha spiegato che i soldi richiesti servirebbero “al supporto dei rifugiati che non sono nei campi profughi, ma all’interno del Paese, per le cure mediche alle famiglie, la scuola ai bambini e il supporto per integrare queste persone nel mercato del lavoro”. Il Parlamento, ha garantito Schulz, “è pronto a fare quello che può per velocizzare la procedura di bilancio” necessaria a questo ulteriore stanziamento, ma “dipende anche dagli Stati”, che “normalmente sono relativamente lenti mentre noi relativamente veloci”.
A margine del Summit Ue-Turchia incontro tra Mattero Renzi, David Cameron, Angela Merkel, Francois Hollande, Federica Mogherini e Ahmet Davutoglu