Roma – A pochi giorni dal vertice Ue-Turchia sui migranti e in attesa che l’Europa sblocchi lo stallo sulla gestione comune dei flussi, Italia e Germania hanno prodotto un documento congiunto per lanciare sul tavolo le soluzioni a una crisi che “ha mostrato i limiti della politica europea per l’immigrazione, e in particolare del regolamento di Dublino, oltre alle carenze sostanziali nella protezione dei confini esterni dell’Unione”. E proprio le norme sul diritto di asilo sono il bersaglio principale dei due Paesi, che nella riscrittura delle regole chiedono la trasformazione dell’Easo (Ufficio europeo di sostegno per l’asilo) in una vera e propria agenzia con compiti di gestione e non solo di supporto.
Le linee guida di questa trasformazione sono contenute in una lettera scritta dai ministri degli interni di Roma, Angelino Alfano, e Berlino, Thomas De Maiziere, al primo vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, e al commissario per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos. Secondo l’agenzia Agi, che ha reso pubblici i contenuti della missiva, l’iniziativa italo-tedesca mira a “un’ambiziosa riforma del regolamento di Dublino”, con “procedure aggiornate ed efficaci”. Tra queste, serve “meccanismo rafforzato per l’identificazione e la registrazione di tutti i migranti in arrivo”. Ciò, si legge ancora nel documento, richiede “un sostanziale rafforzamento” dell’Easo, che “deve essere trasformato, attraverso complete misure legali, organizzative, del personale e finanziarie, in un’Agenzia Ue dell’asilo”.
Un aspetto “cruciale per l’efficacia dell’intero sistema di gestione dell’immigrazione”, proseguono Alfano e De Maiziere, è costituito dalle attività di rimpatrio. A questo proposito chiedono alla Commissione di organizzare, “in cooperazione con Frontex, iniziative di rimpatrio che devono essere completate da programmi di reinsediamento”.
Allo stesso modo, per i due, servono “misure ‘ad hoc’ coordinate a breve termine per ridurre immediatamente i flussi in arrivo”, oltre al “rafforzamento del controllo congiunto Ue dei confini esterni terrestri e marittimi”. La protezione delle frontiere esterne, infatti, per i titolari degli Affari interni di Italia e Germania è una “precondizione per la salvaguardia delle libera circolazione interna e la salvaguardia dell’Unione europea”.
Altri elementi delle linee guida indicate nella lettera riguardano “la condivisione delle informazioni per ottenere previsioni affidabili” sugli arrivi”, la cooperazione con i paesi terzi el’avvio di attivita di “pre-screening nei Paesi di origine e transito e nei Paesi sicuri”, al fine di “individuare i migranti che hanno diritto alla protezione”.