Bruxelles – Dodici settimane di tempo per raccogliere contributi sull’attuale regime di registrazione dei lobbisti che cercano di influenzare il lavoro delle istituzioni Ue. Come aveva promesso di fare nei mesi scorsi, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica volta a segnare un cambio di passo nella transizione verso l’uso di un registro obbligatorio dei lobbisti esteso al Parlamento europeo, al Consiglio Ue e alla Commissione.
“L’attuale Commissione sta modificando il nostro modo di lavorare, che evolve verso un maggior coinvolgimento dei soggetti interessati e una maggiore trasparenza a proposito di chi incontriamo e perché” ha spiegato il primo vicepresidente dell’esecutivo Ue, Frans Timmermans.
La Commissione ha elaborato una consultazione in due parti che consentirà di raccogliere le opinioni di un’ampia gamma di soggetti interessati, della società civile e dei cittadini. La prima fase della consultazione, che non richiede una conoscenza approfondita dell’attuale registro per la trasparenza, consente ai non esperti di rispondere a domande sui principi e sull’ambito di applicazione. La seconda sezione, invece, intende raccogliere pareri sul funzionamento pratico dell’attuale sistema da parte di coloro che lo utilizzano. I documenti della consultazione, che terminerà martedì 24 maggio, sono disponibili in tutte le lingue dell’Ue.