Bruxelles – Le immagini dei migranti che cercano di entrare nell’Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia e vengono caricati dalla polizia per l’Unione europea sono “molto preoccupanti”. Ieri nel Paese circa 300 migranti iracheni e siriani hanno cercato di forzare il valico di frontiera dalla Grecia, per protestare contro il tetto massimo all’afflusso giornaliero dei rifugiati fissato dalle autorità macedoni. Le forze dell’ordine della Macedonia sono intervenute facendo ricorso ai gas lacrimogeni e bombe assordanti e poi hanno sigillato di nuovo la barriera metallica buttata giù dai migranti. Almeno 30 persone, compresi un gran numero di bambini, sarebbero rimaste ferite.
“Siamo molto preoccupati dalle immagini viste ieri”, ha affermato il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas. “Sta alle autorità dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia controllare le frontiere”, ma “tutte le misure prese devono essere conformi alle legge internazionale ed europea”, ha chiesto Schinas. Per il portavoce le immagini degli scontri “ci ricordano ancora una volta che la sola soluzione”, alla crisi dei rifugiati, “deve essere collettiva e europea”, altrimenti “tutte le misure prese non saranno mai all’altezza delle nostre ambizione”.