Barroso riceve il premier italiano: “Non basare la politica su considerazioni elettorali”
Merkel: “Roma troverà la sua strada”. Ma i leader europei sono preoccupati
“Spero non si abbia intenzione di seguire la tentazione di cedere al populismo a causa dei risultati di uno Stato membro specifico”. José Manuel Barroso commenta il voto in Italia mentre si prepara a ricevere domani (mercoledì) Mario Monti che si precipita a Bruxelles per tentare di trovare insieme una via per fermare la corsa dello spread che Roma da sola, dopo queste elezioni, al momento non sa trovare, e che rischia invece di contagiare tutta l’Unione, come si teme nelle stanze dell’Ue e in tante cancellerie. Il Presidente della Commissione europea è evidentemente preoccupato per i possibili scenari che si delineano in Italia e dei loro effetti continetali, come del resto sono preoccupati tutti gli altri leader e politici europei. Secondo Barroso “la domanda che dobbiamo porci è la seguente: dobbiamo determinare la nostra linea di condotta, la nostra politica economica, in base a considerazioni elettorali a breve termine o in base a ciò che deve essere fatto per mettere l’Europa sulla strada della crescita sostenibile? Per me la risposta è chiara”. Per il Presidente gli sforzi per rilanciare l’economia europea richiederanno tempo e determinazione e non bisogna abbandonare la strada delle riforme, questo è il messaggio che invia a Roma e ai mercati. Questa mattina il portavoce di palazzo Berlaymont aveva spiegato che l’Ue “si aspetta che gli impegni presi vengano rispettati”. Le riforme adottate negli ultimi 15 mesi da Mario Monti sono state, secondo l’esecutivo europeo, “estremamente ambiziose” e “indispensabili”. Per questo la Commissione ha ribadito di volere lavorare su questa stessa strada anche con il prossimo governo.
Ha mostrato invece ottimismo davanti ai suoi il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che ha detto: “L’Italia troverà la sua strada”. Lo ha affermato in una riunione del gruppo della Cdu al Bundestag, secondo quanto hanno riferito alcuni dei partecipanti. Merkel avrebbe addirittura respinto la valutazione secondo la quale il risultato elettorale sia una reazione alle politiche di austerità varate dal governo Monti. Questo perché, secondo lei, “una politica di risparmio ragionevole è il presupposto della crescita”. Da Berlino, anche il ministro dell’economia, Philipp Roesler, ha sottolineato che “non c’è alternativa alle riforme strutturali già in corso, che includono il consolidamento del bilancio e lo stimolo della competitività”. Tutti i partiti, ha concluso, “devono lavorare per assicurare stabilità all’Italia”. E ha detto la sua anche il ministro degli Esteri della Germania, segno che alla fine Berlino è sicuramente preoccupata delle possibili ripercussioni europee del voto italiano. Guido Westerwelle ha dichiarato ai giornalisti: “È essenziale per l’interesse dell’Europa che in Italia si formi un governo stabile e che sia operativo il prima possibile. A Roma sanno che l’Italia ha bisogno di una politica di riforme e di consolidamento dei conti pubblici”.
La Spagna guarda con “straordinaria preoccupazione” alla risposta dei mercati dopo l’esito delle elezioni italiane. “Un salto nel vuoto che non promette nulla di buono né per l’Italia, né per il resto d’Europa” lo ha definito il ministro degli Esteri spagnolo Jose’ Manuel Garcia-Margallo a cui ha fatto eco il ministro dell’Economia di Madrid, Luis de Guindos, che ha auspicato che Roma si dia un governo stabile perché “ciò che è buono per l’Italia è buono per la Spagna”.
Tenta di rassicurare sulla tenuta dell’euro il ministro delle finanze francese, Pierre Moscovici, secondo cui la situazione politica italiana “è una preoccupazione ma non un fattore di rischio per l’Eurozona”. Secondo il ministro del risanamento francese, Arnaud Montebourg, è significativo come, con il loro voto, gli italiani abbiano “rifiutato la politica imposta dai mercati”, dopo le misure di austerità che hanno portato il paese nella recessione.
Da Bruxelles si chiede soprattutto che ora, in Italia, prevalga la responsabilità. “Tutte le forze politiche devono fare un tentativo, devono trovare il modo di dialogare” è l’appello del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, secondo il quale bisogna “vedere se c’è una possibilità di cooperazione, di trovare un dialogo anche se ci sono disaccordi”.
Letizia Pascale