Bruxelles – La richiesta di aiuto lanciata da Germania e Turchia alla Nato per far fronte alla crisi dei migranti ha colto tutti “di sorpresa”. “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare – hanno rivelato fonti Nato – nell’iniziativa di Merkel non c’è stato nulla di preparato” e persino la stessa Alleanza atlantica e gli Stati Uniti non ne sapevano nulla.
Secondo quanto dichiarato dalla fonte, “la tematica dei migranti è per la Nato qualcosa di completamente nuovo” e il fatto di occuparsene attivamente costituirebbe “una rivoluzione a 360 gradi” per un’alleanza militare che “non ha il ruolo adatto o le competenze per gestire i flussi migratori”. Senza contare, aggiunge il funzionario, che “alcuni Paesi, tra cui la Francia, non vedrebbero di buon occhio un coinvolgimento della Nato nel controllo dei flussi, né, tantomeno, in operazioni di search and rescue”. La questione, spiega la fonte, ha comunque “una primaria importanza per il Patto atlantico” e verrà affrontata con attenzione, dal momento “che i flussi migratori stanno minacciando la stabilità Ue e minandola dall’interno”.
L’ipotesi più probabile, parlando di un possibile intervento della Nato, è che l’Alleanza agisca per mezzo di operazioni già esistenti. In particolare, spiega il funzionario, “si potrebbe fare riferimento all’operazione Active Endeavour (l’operazione navale antiterrorismo attivata nel 2001 nel Mediterraneo come risposta all’attacco alle Torri gemelle )” con l’idea di trasformarla, fino a farla diventare “un’operazione più ampia che comprenda il Mediterraneo in senso estensivo”. Il processo è stato finora ostacolato soprattutto dalla stessa Turchia. “Le piste di lavoro – conclude il funzionario Nato – sono molte, ma ad oggi non c’è idea o iniziativa specifica su controllo flussi”.
La Nato affronterà la questione
Quel che è certo, ha assicurato il Segretario della Nato Jens Stoltenberg nel corso della riunione che ha preceduto la ministeriale, è che la Nato “prenderà molto sul serio” la richiesta avanzata da Germania e Turchia. La questione, ha spiegato Stoltenberg, verrà “sollevata in occasione della ministeriale dalla Turchia”, che vorrebbe un intervento Nato nel Mediterraneo nella gestione dell’emergenza profughi dalla Siria.
Stoltenberg ha spiegato di aver discusso della questione martedì con i ministri della Difesa turco e tedesco Ismet Yilmaz e Ursula von der Leyen, che gli hanno confermato la volontà di mettere il punto all’ordine del giorno della riunione ministeriale. “Mi aspetto – ha aggiunto il Segretario Nato – che domani verremo a conoscenza di un numero maggiore di dettagli” in modo tale da portare avanti “la discussione su come la Nato può supportare la Turchia” ma anche “gli altri alleati nella gestione della crisi dei migranti”.
La Nato, ha aggiunto il Segretario “ha adottato l’anno scorso un pacchetto di misure di rassicurazione per la Turchia che include la sorveglianza aerea, la polizia dell’aria e una presenza marittima nel Mediterraneo orientale”. Ma, ha concluso Stoltenberg, “è presto per speculare per dire cosa faremo, adesso discutiamo con gli alleati e poi ci accorderemo per gestire questa tremenda tragedia umana”.