E’ normale che un direttore di un Istituto di cultura italiano si vergogni della campagna elettorale nel suo paese? Nella nostra ingenuità credevamo che il suo compito fosse quello di valorizzarlo, il suo paese.
(Per i poco pratici con questo inglese: “Spero che la gente all’estero non stia seguendo troppo le elezioni italiane perché c’è molto di cui vergognarsi…Per fortuna il papa si è dimesso…”)