Bruxelles – Tra Roma e Bruxelles “non c’è nessun problema di dialogo”, ma anzi il dialogo “c’è ed è utile e spero fruttuoso” su doversi fronti. È piccata la risposta del sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, a quelle che definisce “dichiarazioni inusuali” che provengono da fonti della Commissione e che hanno dato il vita oggi a un nuovo capitolo dello scontro tra Matteo Renzi e Jean-Claude Juncker. L’esecutivo comunitario lamenta la mancanza di un interlocutore costante che possa parlare a nome del governo. “Se si vuole riavviare il dialogo con l’Italia siamo ben lieti di farlo”, afferma Gozi secondo cui però “il dialogo con i commissari c’è sui singoli dossier”, c’è in “politica estera, immigrazione e asilo, economica e finanza”, ma anche “su temi come le banche o l’Ilva”. Quello che non c’è è “un interlocutore unico”, che “non c’è in nessun Paese”.
La polemica, anche quella, c’è e va avanti, ma per Gozi si risolverà “con la politica”, perché il governo italiano “non ha problemi personali con nessuno”. “Da un anno e mezzo lavoriamo per un’altra politica europea”, ha continuato Gozi, “per cambiare l’Ue in tutti i suoi aspetti e continueremo a farlo”, plaudendo all’Europa “quando va nella direzione giusta”, ma “facendo valere le nostre posizioni quando vediamo inerzie e rallentamenti”, con un atteggiamento “critico ma costruttivo”.