Bruxelles – A Skhirat, in Marocco, è stato firmato l’accordo per un governo di unità nazionale in Libia dalle delegazioni dei due Parlamento del Paese sconvolto da una feroce guerra civile, quello di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale, e quello di Tripoli controllato dai ribelli. La firma è stata accolta da uno scrosciante applauso e i rappresentanti delle due fazioni visibilmente commossi, si sono abbracciati. Per Federica Mogherini “c’è finalmente qualcosa di cui sorridere, in un periodo in cui ci sono pochi motivi per farlo”. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue ha parlato di “buona notizia” che è “collegata con il tema della migrazione e dell’antiterrorismo”. La firma dell’accordo, ha affermato “è prima di tutto il risultato di un lungo e difficile processo diplomatico prima di tutto dei libici con cui mi congratulo”. Mogherini ha chiesto che il processo di pace resti “aperto e inclusivo” e che tutte le parti in Libia “possano unirsi a questo percorso nel prossimo futuro per fare di questo un buon punto di inizio”. Perché di questo si tratta per Mogherini di un punto di inizio, “buono”, ma che non ci deve far dimenticare che “i problemi non si risolveranno da un giorno all’altro”. L’Unione europea, ha assicurato “è pronta a dare il suo supporto alla Libia”.
“Questa è una giornata storica per la Libia”, ha dichiarato l’inviato speciale dell’Onu, Martin Kobler, parlando a Skhirat, in Marocco, durante la cerimonia per la firma dell’accordo. “Firmando questo accordo politico state portando a termine un processo, state voltando pagina”, ha affermato il diplomatico tedesco che rivolgendosi alle diverse parti ha dichiarato: “Avete accettato compromessi a beneficio della Libia. Avete dimostrato coraggio, perseveranza e determinazione. Tutti i partecipanti hanno fatto sacrifici, l’alternativa sarebbe stata molto peggio. Le porte sono sempre aperte a chi non è qui oggi e il nuovo governo deve urgentemente dare una risposta a quanti si sentono messi ai margini”. Anche per Kobler “questo è solo l’inizio di un lungo viaggio”, e la firma di oggi “è solo il primo passo per mettere la Libia sulla strada giusta”. La prossima fase, ha concluso, “libica comincia oggi, il lavoro del governo di consenso nazionale comincia oggi”.