Roma – Anche in Italia si potrà pagare il caffè usando il bancomat o la carta di credito. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità che ha ottenuto il via libera della Commissione Bilancio di Montecitorio. La norma abolisce la possibilità, per gli esercenti, di rifiutare pagamenti elettronici per importi inferiori ai 30 euro. Allo stesso tempo, per alleggerire i commercianti dal peso delle commissioni bancarie per l’utilizzo del Pos, è previsto un tetto massimo di 7 millesimi per ogni transazione sotto i 5 euro. Una misura che dovrebbe far cadere le resistenze dei negozianti. L’obbligo di accettare carte di credito e di debito non è però universale. Una deroga è prevista “nei casi di oggettiva impossibilità tecnica”, formulazione che potrebbe aprire un’ampia scappatoia.
La stessa filosofia di favorire i pagamenti elettronici ha spinto i deputati della commissione a introdurre nella legge di stabilità un’altra norma che prevede la possibilità, a partire da luglio 2016, di usare le carte di pagamento anche per parcheggiare all’interno delle strisce blu. Il provvedimento agevolerà gli automobilisti, che non saranno più costretti a lasciare in macchina una scorta monetine per il parchimetro, ma potrebbe comportare un onere ingente per i Comuni e gli enti gestori che dovranno sostituire, o comunque adeguare, tutti i dispositivi che rilasciano i ticket per la sosta.
Tra le altre novità introdotte nella legge di stabilità in commissione Bilancio c’è anche l’abolizione della “super tassa” per gli yacht introdotta dal governo Monti nel 2011. La misura ha un costo stimato in 7,5 milioni di euro all’anno, ed è destinata ad alimentare le polemiche di chi accusa il governo di eccessive elargizioni in favore degli strati più ricchi della società.