L’esecutivo comunitario detta le sue condizioni sul dibattito per il bilancio pluriennale
Ma sulle cifre non si sbottona: “Presto per dire quanti soldi servono per un tale provvedimento”
La Commissione europea è disposta anche ad accettare tagli di bilancio, ma l’impegno politico ed economico per i giovani disoccupati deve essere messo nero su bianco nel prossimo bilancio settennale dell’Ue. Alla vigilia del vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione, la commissione mette in chiaro che “venticinque milioni di giovani disoccupati è un dato inaccettabile”. Per questo motivo, ricorda Olivier Bailly, portavoce dell’esecutivo comunitario, si chiede agli Stati membri di “usare il budget europeo per sostenere strumenti contro la disoccupazione, aggiornamenti professionali e l’inserimento nel mondo del lavoro”.
Cifre, se ci sono, non se ne fanno. “È presto per dire quanto destinare e come distribuire i fondi” precisa Bailly, “ancora non abbiamo un budget, quindi non abbiamo stime sul finanziamento di questo meccanismo”. Quello che vuole Bruxelles è “l’impegno dei governi”. Innanzitutto “prima serve l’impegno politico, e poi quello finanziario”. Su questo punto, insiste il portavoce, “la Commissione continua a fare pressioni: non dobbiamo perdere l’occasione di usare il budget Ue per la disoccupazione giovanile”.
Quanto al nuovo programma finanziario pluriennale, Bailly assicura la piena disponibilità della Commissione a negoziare: “Siamo pronti al compromesso”. La sfida è soltanto “trovare un compromesso equilibrato”.
R. G.