Bruxelles – Nessun ‘aiuto umanitario‘ per i risparmiatori delle quattro banche salvate dall’Italia, CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria, perché sarebbe considerato un aiuto di Stato. I rimborsi potranno esserci solo per i junior bond holders, i detentori di obbligazioni subordinate, che dimostreranno in un arbitrato extra-giudiziario, sotto l’egida della Consob, di essere stati raggirati. Per gli altri niente, sarebbe contro la direttiva comunitaria sul bail in, la regola che impone che il salvataggio delle banche in difficoltà deve avvenire con il supporto dei creditori della banca stessa . È questo secondo l’Unione europea il modo in cui l’Italia deve affrontare la questione dei quattro istituti salvati, e del sostegno ai piccoli risparmiatori colpiti dal fallimento.
“La Commissione continua a essere in stretto e costruttivo contatto con le autorità italiane sui loro piani. Sosteniamo le intenzioni del governo italiano di consentire airisparmiatori di chiedere un risarcimento da parte delle banche per il potenziale ‘misselling’ di obbligazioni e di trarre ispirazione dalle esperienze passate in altri Paesi dell’Ue con simile situazioni”, ha dichiarato una portavoce dell’esecutivo comunitario.
Quello italiano non è il primo caso del genere, nel luglio 2013 una cosa analoga era avvenuta in Spagna, dove Bfa/bankia, Ncg Banco, Catalunya Banc e Banco de Valencia erano state ristrutturate grazie a un programma sotto l’egida dell’Unione europea e della Banca centrale europea. Madrid aprì un arbitrato sotte l’egida della sua Consob per stabilire quanti dei risparmiatori fossero stati ingannati. Gli istituti avevano venduto prodotti a normali correntisti attirandoli con i maggiori interessi che il prodotto offriva, ma senza metterli davvero al corrente dei rischi che correvano, cosa che, come sottolineato dallo stesso commissario alla Stabilità finanziaria, Jonathan Hill, sarebbe successo anche nelle quattro banche italiane. In Spagna circa il 10/15% dei risparmiatori fu risarcito. Una soluzione simile potrebbe essere pensata per l’Italia dove il governo di Matteo Renzi è intenzionato a mettere in atto un arbitrato sotto l’egida della Consob, proprio sul modello spagnolo.
L’Italia potrebbe anticipare i soldi dei risarcimenti, che però dovranno essere distribuiti solo in seguito a un eventuale via libera da parte dell’arbitrato. I soldi però poi dovranno essere risarciti allo stato italiano dalla bad bank che verrà creata dai quattro istituti salvati. degli istituti salvati una volta che queste avranno recuperato i soldi vendendo asset ulteriori. Nessuna possibilità invece che venga accettato quello che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha definito una sorta di “aiuto umanitario” per i risparmiatori più colpiti. Questo a Bruxelles verrebbe ritenuto un aiuto di Stato illecito e una violazione delle norme sul bail in.