Bruxelles – I turchi “rimpiangeranno quello che hanno fatto” e la reazione della Russia non si limiterà a sanzioni economiche. Dopo poco più di una settimana dall’abbattimento del jet russo ad opera dell’esercito turco non si placa l’ira di Vladimir Putin. Il presidente, nel corso dell’intervento annuale al parlamento della federazione russa, ha puntato anche il dito contro Stati Uniti rei, a suo avviso, di aver destabilizzato i Paesi del Medio Oriente aprendo la strada ai terroristi.
“I turchi rimpiangeranno quello che hanno fatto”, ha affermato Putin nel corso dell’intervento affermando che i russi “non dimenticheranno mai coloro che hanno colpito alle spalle i nostri piloti. Non capisco perché abbiano fatto questo”. Per Putin la colpa di quanto avvenuto è da attribuire interamente alla leadership turca. “Se qualcuno pensa che le reazioni della Russia saranno limitate a sanzioni commerciali, si sbaglia di grosso”, ha minacciato Putin secondo cui Mosca non ignorerà che Ankara “sta aiutando i terroristi”, e “qualsiasi business criminale sanguinario è inammissibile”. Ieri la Russia ha mostrato quelle che ritiene essere prove “inconfutabili” che Ankara starebbe acquistando petrolio dalle zone controllate dall’Isis.
Il presidente della Federazione russa, durante il discorso alla Nazione, si è inoltre riferito in modo indiretto agli Stati Uniti, affermando che la destabilizzazione della situazione nei Paesi del Medio Oriente ha aperto la strada ai terroristi. Secondo Putin, difatti, è ben noto “chi voleva cacciare i regimi sfavorevoli imponendo rozzamente le proprie regole” e questo ha portato a “agitazioni, alla distruzione di Stati, alla lotta di popoli contro altri popoli e poi loro (gli Usa, ndr) se ne sono lavati le mani aprendo la strada ai radicali, agli estremisti e ai terroristi”
Ma ora la priorità è sconfiggere l’Isis e per per questo motivo, secondo Putin, c’è un’urgente necessità di creare un fronte internazionale comune per la lotta al terrorismo: “Tutte le dispute e i disaccordi devono essere messi da parte e deve essere creato un fronte antiterrorismo potente e unito, basato sul diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu”. Gli sforzi di una nazione non sono sufficienti per sconfiggere il terrorismo internazionale, ha concluso Putin.