A Bruxelles ancora l’Italia protagonista, ancora un luogo italiano, ancora un pubblico italiano ed ancora l’inglese come lingua “veicolare”. Riceviamo questa cortese ma vibrante lettera che ci segnala un evento di questa sera:
“Per il dott. Marani
abbiamo protestato presso la Regione Veneto (sig.ra Riccardi, sig. Morganti) perchè la conferenza di stasera sul Ghetto di Venezia, sponsorizzata dall’IIC, si svolge solo in inglese, senza interpretazione italiana. Ci sembra una mancanza di rispetto per gli Italiani di Bruxelles. Il vostro giornale dovrebbe protestare.
GL Comini”.
Riportiamo qui di seguito l’ invito per una serata alla rappresentanza della Regione Veneto di Bruxelles. Si parla di un libro italiano, che racconta una storia italiana, che ha per protagonisti ebrei italiani. E lo si fa in inglese, senza traduzione. C’è stata già più di una protesta di italiani che si sentono offesi:
In English
Lecture on The Ghetto of Venice: Memory and Jewish Identity in the Veneto Region
International Holocaust Remembrance Day
International Holocaust Remembrance Day
Lecture on The Ghetto of Venice: Memory and Jewish Identity in the Veneto Region
with Professor Shaul BASSI, author of the book ESSERE QUALCUN ALTRO (Being someone else)
Discussants:
Stefano BELTRAME (Director of Veneto Region Brussels Office)
Federiga BINDI (Director of the Italian Cultural Institute)
Nuno WAHNON MARTINS (Director of European Union Affairs B’nai B’rith International-B’nai B’rith Europe)
Thursday, the 31st of January at 6.30 p.m.
Casa Veneto
Av. de Tervuren 67 — 1040 Bruxelles
R.S.V.P. bruxelles@regione.veneto.it
Informazioni
Data: giovedì 31 gennaio 2013
Orari: Ore 18.30
Luogo: Bruxelles, Casa Veneto
Organizzato da: Regione Veneto
In collaborazione con:
RSVP bruxelles@regione.veneto.it
Dal sito del Ministero degli Esteri copiamo e incolliamo:
DG per la promozione del sistema paese
Presenti nelle principali città dei cinque continenti, i 90 Istituti Italiani di Cultura attualmente operativi sono un ideale luogo di incontro e di dialogo per intellettuali, artisti ed altri operatori culturali, ma anche per i semplici cittadini, sia italiani che stranieri, che vogliano instaurare o mantenere un rapporto con il nostro Paese.
Non soltanto come vetrina dell’Italia e fonte di informazioni aggiornate sul “Sistema Paese”, ma anche come centro propulsore di iniziative ed attività di cooperazione culturale, l’Istituto Italiano di Cultura diventa punto di riferimento essenziale per le collettività italiane all’esteroe per la crescente domanda di cultura italiana che si registra in tutto il mondo. Di supporto all’attività già svolta dalle Ambasciate e dai Consolati, gli Istituti Italiani di Cultura individuano gli strumenti più idonei per promuovere l’immagine dell’Italia quale centro di produzione, conservazione e diffusione culturale dall’epoca classica sino ai nostri giorni.
In concreto, oltre all’organizzazione di eventi culturali in diversi settori (arte, musica, cinema, teatro, danza, moda, design, fotografia), gli Istituti Italiani di Cultura:
- offrono l’opportunità, a coloro che lo desiderano, di conoscere la lingua e la cultura italiana, attraverso l’organizzazione di corsi, la gestione di biblioteche e l’offerta di materiale didattico ed editoriale;
- creano i contatti ed i presupposti per agevolare l’integrazione di operatori italiani nei processi di scambio e di produzione culturale a livello internazionale;
- forniscono informazioni e supporto logistico ad operatori culturali pubblici e privati, sia italiani che stranieri;
- sostengono iniziative che favoriscono il dialogo interculturale fondato sui principi di democrazia e solidarietà internazionale.
ed anche:
Nell’ambito della politica culturale del Ministero degli Affari Esteri la diffusione della lingua italiana all’estero costituisce un’area di impegno prioritario. Se, tutto sommato, ha ragione chi non considera l’italiano alla stregua di una lingua veicolare, è altrettanto vero che l’italiano non può essere relegato a lingua della memoria.
La nostra lingua, formatasi otto secoli fa, si è infatti affermata nel corso degli anni come lingua di cultura e in quanto tale le si schiudono oggi ampie possibilità di sviluppo. Anche come lingua funzionale al mondo degli affari l’italiano sta aprendosi, in molte aree del mondo, spazi di crescita in stretto rapporto con il processo di espansione internazionale che sta vivendo la nostra economia.
In considerazione di queste prospettive positive il Ministero degli Affari Esteri ha strategicamente scelto di intensificare su più fronti il proprio impegno a favore della diffusione dell’italiano, utilizzando le istituzioni che compongono la rete.
Per la diffusione della lingua italiana ad un pubblico adulto, il Ministero degli Affari Esteri dispone della rete degli Istituti Italiani di Cultura e dei corsi di lingua e cultura italiana destinati alle collettività italiane e di origine italiana all’estero. A questi si deve aggiungere il sostegno alla Società Dante Alighieri che, con i suoi oltre 400 comitati all’estero, copre un bacino di utenza di oltre 190.000 studenti.