Bruxelles – I terroristi? Se potessero “voterebbero allegramente la sinistra”, che con il suo modo di legiferare, ritenuto troppo garantista, non fa altro che “invitare i terroristi a usare le lacune nella nostra legislazione su sicurezza e protezione, al fine di perpetrare altri attacchi terroristici”. Ad affermarlo è il gruppo popolare al Parlamento europeo che, in relazione agli attentati di Parigi, attraverso la coordinatrice Ppe in commissione Libertà civili, Monika Hohlmeier, afferma che “sembra che per socialisti, liberali, Verdi e comunisti”, quello che è accaduto sia “business as usual”, e non ci sia “alcuna lezione da imparare dagli attentati di Parigi”, mentre “è imperativo che siano rapidamente prese misure appropriate per correggere le nostre debolezze nella legislazione sulla sicurezza”. Secondo l’eurodeputata “devono essere monitorati i movimenti dei terroristi, le loro fonti di finanziamento devono essere drenate e le loro comunicazioni cifrate devono essere accessibili”, e per farlo “è imperativo cambiare le nostre normative”.
Domani a Bruxelles si riuniranno i ministri dell’Interno per discutere le misure da intraprendere. I popolari chiedono “una più veloce e coordinata analisi dei dati dei passeggeri dei voli aerei (Pnr) all’interno e all’esterno dell’Europa”. “La riservatezza dei dati è una priorità importante”, aggiungono, ma “ha la precedenza proteggere le vite degli innocenti”, per questo “dobbiamo avere fiducia nei nostri servizi di sicurezza, per permettergli di fare il loro difficile lavoro”.
Per farlo, conclude l Hohlmeier “è necessario affinare gli strumenti necessari per risolvere i problemi portati alla luce dagli attentati a Parigi” e “rimuovere tutti gli ostacoli burocratici superflui per la cooperazione internazionale delle agenzie di sicurezza e dei servizi segreti”.