Roma – Il terrorismo “sferra il suo attacco contro la nostra Europa e porta morte e barbarie” com’è recentemente avvenuto a Parigi. Si tratta di un “tentativo di guerra globale dalle modalità inedite”, di fronte al quale “dobbiamo garantire sicurezza ai nostri concittadini, senza rinunciare alle libertà conquistate”. È il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a lanciare da Firenze il suo appello ai partner dell’Ue.
Secondo il capo dello Stato, “ll terrore vuole snaturarci”, ma “noi non ci piegheremo. Non ci faremo rubare il nostro modello di vita e il nostro futuro”. L’invito a resistere alla tentazione di ridurre gli spazi di libertà in nome della sicurezza contro il terrorismo riguarda tanto i partner europei quanto quelle forze politiche italiane che chiedono chiusura delle frontiere e altre misure restrittive in risposta alla minaccia terroristica.
Per Mattarella si tratta di trovare il giusto equilibrio perché adottare le legittime precauzioni necessarie quando si eleva lo stato di allerta non si trasformi nell’occasione di cedere a ingiustificate psicosi, come quella di considerare ogni mussulmano un potenziale terrorista. “Non sradicheremo l’odio facendolo entrare nelle nostre vite e nella nostra civiltà”, ammonisce l’inquilino del Colle, secondo il quale, al contrario, “dobbiamo essere uniti, essere determinati e insieme affermare i principi del nostro umanesimo” contro la minaccia terrorismo.
Il presidente ha poi colto l’occasione del contesto – la cerimonia a Palazzo Vecchio per la commemorazione dell’insediamento della Camera dei deputati nell’allora capitale d’Italia – per rivolgere un ulteriore invito agli Stati membri dell’Ue, e a quelli dell’Eurozona in particolare. “La sfida per noi europei – indica – è quella di allargare ulteriormente la democrazia a livello continentale, dando una base parlamentare solida anche all’Unione economica e monetaria, e un crescente contrappeso comunitario al potere intergovernativo”. Un chiaro invito a marciare verso il federalismo e a legittimare le decisioni dell’area euro con il coinvolgimento di rappresentanti eletti direttamente dai cittadini.