Giegold: “Persa un’altra occasione per dare pari opportunità alla gestione della crisi dell’Euro”
Un successore di Jean-Claude Juncker ancora non c’è, ma la nomina del nuovo presidente dell’Eurogruppo fa già discutere. Il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo lamenta “un’altra occasione persa” per affidare ad una donna un ruolo di primo piano, dopo il caso di Yves Mersch, nominato membro del consiglio dei Governatori della Banca centrale europea nonostante le forti richieste del Parlamento europeo di affidare ad una donna quello stesso incarico. Alla successione di Juncker è stato candidato (e si è anzi fatto avanti) l’attuale ministro delle Finanze olandese, Jeroen Dijsselbloem (nella foto con Juncker di spalle)). Una candidatura unica, che quasti certamente – a meno di colpi di scena – dovrebbe essere sostenuta nel corso della riunione dell’Eurogruppo di oggi. Sven Giegold, portavoce dei Verdi e membro della commissione Problemi economici del Parlamento Ue, non ci sta. L’accordo a nominare Dijsselbloem successore di Juncker, critica, “rappresenta ancora un volta un’occasione persa per rispondere all’assenza di donne ai più alti livelli decisionali dell’Eurozona”.
Giegold – tedesco – lascia intendere che i ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi dell’Euro avrebbero dovuto scegliere come successore di Juncker una tra le due ministre papabili, l’austriaca Maria Fekter e la finlandese Jutta Urpilainen (peraltro entrambe per la linea rigorista, e quindi rispondenti alla linea di Berlino). Il deputato europeo dei Verdi critica il fatto che “invece di un processo di selezione aperto, con la possibilità per gli altri candidati di presentarsi – soprattutto per le due ministre delle Finanze – Dijsselbloem è stato il solo candidato considerato”. Per lui e il suo partito, un vero peccato: “E’ stata persa un’altra occasione per dare pari opportunità alla gestione della crisi dell’Euro”.
R.G.
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