Bruxelles – Shopping on-line? Comodo, veloce ma non sempre affidabile. Al contrario, per un cittadino europeo su tre acquistare su internet può rivelarsi un problema. Così rileva Eurostat, nel ‘censimento’ delle lamentale di uomini e donne dell’Ue che comprano a colpi di click. Consegne oltre i termini assicurati al momento dell’acquisto, siti internet poco intuitivi e non semplici da navigare o recapito di prodotti danneggiati o addirittura diversi da quelli per cui si è pagato sono i problemi più frequenti, che riguardano il 33,1 per cento di quanti nel 2023 hanno fatto uso dell’e-commerce.
Si tratta di un dato medio europeo, poiché tra gli Stati membri dell’Unione europea si registrano percentuali ben più elevate di clienti che hanno riscontrato problemi legate agli acquisti on-line, soprattutto in Lussemburgo (55,5 per cento), nei Paesi Bassi (55,2 per cento) e in Spagna (49,7 per cento). Meno toccata dal fenomeno dei disguidi l’Italia, agli ultimi posti per acquisti all’insegna della cattive sorprese.
Attenzione, però: ‘problema’ non significa ‘frode’. Come detto, e come certificato dall’istituto di statistica europeo, i problemi più comuni quando ci si affida a internet per comprare ciò che si desidera sono tempi di attesa più lunghi, e dunque consegne più lente o pacchi che arrivano con contenuti diversi per natura o integrità. Problemi dunque più legato al servizio di spedizione. L’e-commerce, a giudicare da quanto dichiarano gli europei, è ancora a prova di truffe vere e proprie.