Bruxelles – “Come Ppe siamo stufi di Viktor Orban”. Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo, sancisce lo strappo con il primo ministro ungherese e ormai sempre più ex partner. Orban, estromesso dal partito dal 2021, ha superato il limite con la continua minaccia di veti, l’ultimo dei quali sul vertice del Consiglio europeo di oggi (6 marzo) dedicato a difesa e Ucraina. “Oggi è tempo di mostrare voglia di compromesso”, scandisce Weber al suo arrivo per la riunione del Ppe che precede il summit. Ma non si consuma solo lo strappo con Budapest: Weber attacca anche il presidente degli Stati Uniti, definendolo bugiardo.
“Siamo scioccati dalle bugie di Trump. Incolpare l’Ucraina di aver iniziato la guerra è una bugia”, dice ancora il presidente del Ppe, che comunque non vuole scaricare quello che considera ancora un partner strategico. “Crediamo nella cooperazione transatlantica“, che però va rilanciata. Ben venga quindi l’idea di un summit Ue-Usa come proposto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “C’è la necessità di ricominciare, di parlarsi l’un l’altro”, afferma sostenendo di fatto l’iniziativa di governo.
A proposito di governo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rassicura circa la tenuta della maggioranza. “Non ci sono divisioni”, assicura, e ribadisce che Forza Italia sostiene convintamente il piano per la difesa della Commissione europea. “L’Europa delle difesa era il grande sogno di De Gasperi, e poi di Berlusconi”. sottolinea. Quindi rassicura le regioni: “Non useremo i fondi di coesione” per sostenere la difesa.